La Procura di Ivrea indaga sul suicidio di Alexandro Riccio, il 39enne di Carmagnola che lo scorso gennaio ha ucciso la moglie e il figlio di 5 anni al termine di un litigio.
Al momento non ci sono indagati ma si cerca di capire il motivo del gesto dell’uomo che sabato notti si è impiccato con i pantaloni di una tuta all’inferriata della cella in cui era detenuto da quando era stato dimesso dal repartino dell’ospedale Molinette di Torino.
“Ho visto il mio cliente venerdì, insieme al consulente per la perizia psichiatrica. Nel corso dell’incontro non ha mostrato alcun intento suicida”, racconta l’avvocato Giuseppe Lopedote che lo assisteva. L’inchiesta è un atto dovuto per consentire alla magistratura di effettuare ogni accertamento del caso.