Soldi ai politici da Soria, un fascicolo aperto destinato a chiudersi in fretta. Il procuratore generale Vittorio Corsi durante l’udienza di Appello al patron del Grinzane Cavour, accusato di peculato, malversazione, maltrattamenti e violenza sessuale, non è convinto delle dichiarazioni fatte dal professore durante le udienze su favori e denaro dato in nero a politici, giornalisti ed attori. «L’imputato non ha reso dichiarazioni precise e puntuali – spiega Corsi – i conti non tornano».
«Io ci credo fino ad un certo punto a quelle cose, ma dette oggi valgono zero» conclude il procuratore generale. A nulla è valso il memoriale che Soria ha consegnato al pg: Corsi quel memoriale lo ritiene «incompleto e insoddisfacente». In sintesi, se Soria aveva da raccontare qualcosa poteva farlo già in primo grado. Ora il tempo è scaduto e rischia di non essere creduto, mentre politici e persone coinvolte dalle sue parole, Sergio Chiamparino e Mercedes Bresso in primis, parlano di querele.