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martedì, 3 Dicembre 2024

Sei disoccupato o precario? Allora puoi diventare uno dei 60mila assistenti civici

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Stanno arrivando: lo ha annunciato il governo per bocca del ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia e saranno una figura professionale a tempo che potrà operare fino alla fine della fase 2 dell’emergenza Coronavirus COVID-19, da oggi il 31 luglio 2020.

Saranno 60mila assistenti civici scelti tra disoccupati, percettori di reddito di cittadinanza o di ammortizzatori sociali. Il loro compito? Collaborare per far rispettare il distanziamento sociale nei parchi, nelle spiagge e nei locali. E aiutare le fasce più deboli.

Saranno coordinati dalla Protezione Civile e presteranno il loro supporto a titolo gratuito sino ad un massimo di tre giorni a settimana, e per non più di 16 ore settimanali, sulla base delle indicazioni fornite da ciascun Comune nel quale operano. 

Saranno “coperti” dall’Inail in caso di infortuni e avranno una polizza assicurativa di responsabilità civile verso terzi in caso di eventi che lo richiedano. 

Gli assistenti civici saranno riconoscibili dai cittadini comuni perché indosseranno una casacca o un fratino con dietro la scritta “assistente civico” e davanti il logo della Protezione civile nazionale, dell’Anci e del Comune in cui prestano il servizio. 

Verranno formati dai Comuni e non potranno fare multe.

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