Ancora una volta il Partito Democratico è nel mirino della protesta. Una cinquantina di disoccupati e cassintegrati napoletani Hanno assaltato la sede del Partito Democratico a Roma in Largo Nazareno e poi hanno “conquistato” la fontana di Trevi.
Nell’edificio piddino sono saliti negli uffici dei dirigenti «per far sentire la nostra voce». Hanno invaso la redazione di Youdem, il canale televisivo del partito.
Attimi di tensione, secondo la ricostruzione della polizia, poiché gli occupanti avrebbero strattonato un vigilantes, un poliziotto e una dipendente. Nel frattempo una parte del gruppo si è recata alla Fontana di Trevi si sono arrampicati sulle statue e hanno mostrato degli striscioni. La situazione è esplosa intorno alle 14, ma nel giro di mezz’ora era tutto rientrato.
Agenti in assetto anti sommossa da una parte e gruppi legati a Edn, Euro disoccupati Napoletani, e Gruppo Bros dall’altro.
Il pomo della discordia: il tavolo istituzionale sulla loro vertenza. Era infatti in programma per oggi nella sede del Ministero del Lavoro la riapertura della questione che riguarda tremila persone, destinate ad occuparsi di progetti di tutela ambientale, dopo corso di formazione professionale erogato ad hoc.
Ma dal 2011 l’ente campano ha bloccato l’assunzione di questi lavoratori. Nella riunione di oggi, però, c’è stato un nulla di fatto e allora i disoccupati hanno deciso di occupare la sede del Pd.
Intanto mentre la protesta continua una delegazione verrà ricevuta da un funzionario del ministero del Lavoro.
Cinquanta le persone fermate dalla polizia e portate in commissariato: quaranta all’interno della sede piddina e dieci all’esterno. La loro posizione è ora al vaglio degli inquirenti.
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