Regionali o non regionali? Ancora meno di 24 ore e i piemontesi sapranno se saranno chiamati a tornare alle urne questa primavera. È fissata per domani alle 11 in Consiglio di Stato, infatti, la discussione dei ricorsi presentati dal governatore Cota contro la sentenza del Tar che ha cancellato la validità delle elezioni regionali del 2010. L’esito dell’udienza, però, si conoscerà solo il pomeriggio.
Intanto l’avvocato del presidente della Regione Angelo Clarizia parla di «danno gravissimo e non riparabile» che avrebbe posto « l’organo consiliare in una situazione di sostanziale inoperatività e incertezza». Inoltre, il legale sostiene che, anche nel caso il Consiglio di Stato convalidasse l’irregolarità dei voti ricevuti dalla lista Pensionati per Cota di Michele Giovine, a cui si deve la decisione del Tar di annullare le elezioni, le preferenze date allo stesso Cota dovrebbero rimanere valide.
Di parere opposto Gianluigi Pellegrino, avvocato dell’ex Governatore Mercedes Bresso, la cui richiesta è che vengano indette nuove elezioni a maggio, contemporaneamente a quelle indette per il Parlamento europeo.
Domani, quindi, l’ardua sentenza. Intanto Roberto Cota e Sergio Chiamparino non rinunciano a una sfida verbale. «Ho fiducia nel Consiglio di Stato semplicemente perché abbiamo ragione – sostiene il Presidente leghista, aggiungendo che «mentre gli altri si occupano di giochi e di giochetti di poter, il lavoro prosegue su tutti i fronti». L’ex sindaco, invece, continua a chiedere le elezioni immediate per «ridare dignità alla Regione».
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