Sarebbe stato il presunto boss della ‘ndrangheta Cosimo Crea ad occuparsi del bagarinaggio dei biglietti della finale di Champions del 2015 Juventus-Barcellona. Non solo: diede due mila euro del denaro guadagnato a Placido Barresi, cognato di un altro presunto esponente della mafia calabrese, Domenico Belfiore.
Lo ha raccontato in aula, confermando in sostanza dichiarazioni già messe a verbale in un’inchiesta torinese, il pentito Massimiliano Ungaro sentito nel processo milanese per l’omicidio del 1983 del procuratore di Torino Bruno Caccia a carico di Rocco Schirripa, accusato di essere l’esecutore materiale dell’uccisione su mandato di Belfiore, già condannato all’ergastolo. Ungaro, torinese, è ritenuto il “braccio destro” dei fratelli Adolfo e Cosimo Crea e diventato collaboratore di giustizia lo scorso anno, ha spiegato davanti alla Corte d’Assise che il presunto boss del clan Crea “consegnò quel denaro a Barresi perché disse che era una brava persona e per tutto quello che aveva passato”.