Un nuovo rinvio del processo ai dUE militari della San Marco, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, fa salTare i nervi al nostro ministro degli Esteri Emma Bonino, che decide di richiamare l’ambasciatore italiano in India. La Corte suprema di New Delhi ha infatti, per la 26esima volta, sospeso l’udienza per i due marò, nel nostro Paese considerati “eroi”, accusati di aver assassinato due pescatori scambiati per pirati.
Il rinvio, a lunedì prossimo alle 14, le 9.30 in Italia, è stato deciso perché la Corte suprema, per bocca del giudice Chauhan, vuole avere una risposta scritta dal governo sulla possibilità di applicare la legge anti terrorismo e anti pirateria, la cosiddetta Sua Act che gli avvocatI della difesa definiscono “inapplicabile”. «L’Italia non è un Paese terrorista», ha esordito l’avvocato dei marò Mumukul Rohatgi.
Così, come detto la Bonino ha perso la pazienza è ha richiamato Daniele Mancino, il nostro ambasciatore in India, per delle consultazioni.
«A fronte dell’ulteriore, inaccettabile rinvio deliberato questa mattina dalla Corte Suprema indiana dell’esame del caso dei fucilieri di Marina Latorre e Girone e della manifesta incapacità indiana di gestire la vicenda – ha detto il ministro degli Esteri – l’Italia proseguirà e intensificherà il suo impegno per il riconoscimento dei propri diritti di Stato sovrano in conformità con il diritto internazionale. L’obiettivo principale dell’Italia resta quello di ottenere il rientro quanto più tempestivo in patria dei due Fucilieri».
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