Ritmi serrati e un obiettivo: arrivare all’autunno con la proposta dell’autonomia del Piemonte da discutere ai tavoli romani.
La giunta di Alberto Cirio prosegue sulla strada tracciata sin dal primo giorno dando la priorità assoluta al tema dell’autonomia regionale.
«Abbiamo ereditato una delibera dall’amministrazione precedente troppo timida nel contenuto e che non si è mai tradotta in azioni concrete – spiega Cirio – noi la riprenderemo, modificheremo e integreremo con altre materie quali l’industria e il commercio internazionale».
Ben chiaro anche il calendario che prevede ai primi di agosto una conferenza dei capigruppo è una giunta che redatta un primo documento aperto che dopo la pausa estiva sarà approfondito in commissione approvato dalla giunta e poi da consiglio. «Con l’obiettivo di arrivare in autunno a proporre con forza il nostro progetto a Roma».
Un piano d’azione condiviso anche dal presidente del Consiglio Regionale Stefano Allasia che ha sottolineato la necessità di «fare bene ma fare in fretta».«Vogliamo piemontizzare l’autonomia. Non vogliamo copiare dagli altri ma metterci a fianco di Lombardia e Veneto, fare fronte comune per far sentire le nostre esigenze allo Stato».
E proprio il richiamo alla Lombardia è inevitabile nella giornata in cui la giunta piemontese ha ospitato l’assessore all’autonomia di oltre Ticino, Bruno Galli che ha elogiato «la risoluta determinazione di Cirio di proseguire sulla strada molto complessa dell’autonomia». «La Lombardia ha disegnato il suo progetto dal 2014 e il fatto che ora anche il Piemonte voglia farlo ci rende molto contenti» ha proseguito Galli sostenendo come «delle forti autonomie regionali sono l’unico modo per tenere unito questo Paese».
Piemonte, in autunno il progetto per l’autonomia
