Da giorni la cronaca dei giornali torinesi è un susseguirsi di dati legati alla crisi del terzo commercio. I dati del Rapporto Rota ripresi dai quotidiani del capoluogo piemontese raccontano una realtà impietosa: nell’arco di vent’anni c’è stata una riduzione dell’11 % delle attività commerciali di quartiere o di vicinato, mentre continua ad aumentare il numero di supermercati (+30%). Anche il comparto della somministrazione, comincia a vedere la crisi.
È il risultato di mancate scelte politiche a tutela dellle piccole attività commerciali di quartiere, se non proprio di politiche a favore dei grandi gruppi della Grande Distribuzione. I risultati sono due: la desertificazione delle periferie con sempre meno negozi e servizi e la proletarizzazione del ceto medio, strozzato da una tassazione locale e nazionale sfavorevole, costretto a chiudere per non diventare schiavo di banche e finanziarie.
«Hanno fatto il deserto e lo chiamano sviluppo – dichiara in una nota il Partito Comunista di Torino – le Giunte Comunali torinesi, non ultima Appendino, hanno preferito allo sviluppo dei quartieri gli oneri di urbanizzazione dei grandi marchi della Distribuzione Organizzata, giocando sulla pelle dei lavoratori autonomi e dipendenti del commercio, creando una contrapposizione tra i lavoratori della GDO e quelli del piccolo commercio di quartiere. Noi Comunisti non cadremo nel tranello di mettere gli uni contro gli altri. I casi della fusione Conad Auchan e le incertezze sulle ricadute occupazionali dimostrano che lo sviluppo promesso dagli insediamenti dei grandi supermercati è effimero e temporaneo e nel lungo periodo crea solo sfruttamento a scapito del più debole e, nell’immediato, l’impoverimento dei negozi di vicinato. Come Partito Comunista sosterremo ogni mobilitazione di lotta contro questa idea di sviluppo, a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori del commercio e siamo disponibili ad incontrare le organizzazioni di categoria per avviare un confronto»
Partito Comunista: “Hanno fatto il deserto e lo chiamano sviluppo”
