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martedì, 11 Marzo 2025

Ordine del giorno No Tav: ecco cosa dice

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Ed eccolo l’ordine del giorno No Tav che la maggioranza pentastellata si presta a votare in Consiglio comunale di Torino.
Un ordine del giorno presentata da consiglieri M5s Viviana Ferrero, Maura Paoli, Damiano Carretto, Marina Pollicino, Daniela Albano, Andrea Russi, Barbara Azzarà, Francesco Sicari, Massimo Giovara, Carlotta Tevere.
Per i Cinque Stelle non esisterebbe “alcun accordo internazionale sottoscritto dall’Italia nei confronti della Francia o dell’Europa che prevede l’esborso di penali in caso di ritiro unilaterale italiano”.
Quindi, a differenza di quanto avvenuto con il Tap, la linea ad alta velocità Torino-Lione si può benissimo non fare. Per questo si chiede che la sindaca Appendino e la sua giunta s’impegnino a chiedere al governo di mettere fine al progetto Tav. Di fatto un ordine del giorno che ricuce lo strappo sancito da leader del Movimento No Tav a settembre, quando si presento sul palco della festa dei Cinque Stelle torinesi per tirare le orecchie ai grillini, troppo lenti a chiudere questa partita e mantenere le promesse fatte in Val di Susa.
Ecco il testo dell’ordine del giorno.


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