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domenica, 9 Marzo 2025

Nuova inchiesta per l’assessore Mazzoleni, M5s ne chiede le dimissioni

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

L’assessore all’Urbanistica del Comune di Torino Paolo Mazzoleni è finito nell’inchiesta della procura di Milano che riguarda il progetto Lambrate Twin Palace. Per lui le accuse sono di falso, lottizzazione abusiva e abuso edilizio. 

Nello specifico i magistrati stanno tentando di ricostruire un presunto “sistema” composto da componenti della commissione per il paesaggio di Milano, operatori economici, progettisti privati e soggetti interni all’amministrazione comunale milanese per favorire il rilascio di titoli edilizi illeciti e realizzare operazioni immobiliari speculative. Mazzoleni sarebbe coinvolto in quanto progettista del nuovo lussuoso complesso immobiliare di Milano Labrate. 

Ma non si tratta dell’unico avviso di garanzia per l’assessore già stato indagato per vicende urbanistiche a Milano sul maxi-progetto Scalo House di via Lepontina 4 angolo via Valtellina 38, la realizzazione di una palazzina in piazza Aspromonte, vicina alla Città Studi, e un complesso immobiliare sul Parco delle Cave, sequestrato a luglio 2024.

Proprio per questo il Movimento 5 Stelle ha chiesto le dimissioni dalla giunta Lorusso: “Come può un architetto letteralmente tempestato da inchieste e avvisi di garanzia legati alla sua professione a Milano, svolgere serenamente il proprio lavoro di assessore all’urbanistica al comune di Torino?” si chiede il capogruppo M5s in Sala Rossa Andrea Russi.

“Non desidero entrare nella questione giudiziaria che verrà approfondita nelle sedi opportune in cui Mazzoleni potrà difendersi, ma resta il punto politico. Ad oggi il lavoro di Mazzoleni è stato carente. Non c’è traccia del nuovo piano regolatore ad oltre tre anni dall’insediamento. Si rilevano ritardi su praticamente tutte le grandi trasformazioni urbanistiche, come quella relativa all’area ex Gondrand. Inoltre, la valutazione della localizzazione del nuovo ospedale di Torino nord alla Pellerina è stata, a nostro giudizio, sbagliata, e a ciò si aggiunge il ritardo nell’applicazione della delibera che dovrebbe trasformare l’area ex Thyssen in un parco” prosegue Russi che conclude con un appello al sindaco: “Lo Russo si assuma la responsabilità dell’errore commesso andando a “pescare” Mazzoleni a Milano e lo sostituisca con qualcuno in grado di assumerne serenamente le deleghe”.

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