Marco Grimaldi, capogruppo di Luv in Consiglio Regionale del Piemonte, commenta la notizia della condanna a due anni di carcere per Dana Lauriola, attivista No Tav a cui il tribunale ha rifiutato pene alternative.
“Conosco Dana come molti di voi e non perché sia la storica portavoce, nonché un volto conosciuto anche all’opinione pubblica, dei No Tav. La conosco per il ruolo sociale e civile che ha in questa città e, anche se non la pensiamo allo stesso modo e le nostre pratiche sono spesso distanti, non posso pensare che si punisca una donna come lei in modo esemplare solo perché il suo domicilio è troppo vicino a quello del “movimento” o perché non si è dissociata dal Movimento No Tav” dice Grimaldi.
Il consigliere prosegue: “Nonostante l’equiparazione ‘Movimento No Tav – organizzazione sovversiva’ sia stato respinto dalla Giustizia italiana, sembra che nel Tribunale di Torino qualcuno continui la sua personale guerra contro i fantasmi”.
Io penso che si stia commettendo un errore. Sarà che conosco le carceri e penso che lo Stato debba fare di tutto perché ci sia un’alternativa più intelligente a questa pena senza cielo: il codice a sbarre non può essere il modo per criminalizzare il dissenso” conclude Grimaldi.