Il tribunale del Riesame ha concesso gli arresti domiciliari a Roberto Rosso, l’ex assessore regionale del Piemonte in carcere a Torino dal 20 dicembre scorso con l’accusa di voto di scambio politico mafioso nell’ambito dell’inchiesta Fenice sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Piemonte. A darne notizia uno dei suoi avvocati, Giorgio Piazzese, che lo assiste insieme al professor Coppi di Roma.
Roberto Rosso sarebbe già uscito dal carcere, dopo sei mesi di detenzione e sta tornando nella sua abitazione dove resterà ai domiciliari.
Tra pochi giorni, il 9 luglio inizierà il processo nell’aula bunker del carcere Le Vallette di Torino, davanti al collegio di giudici del tribunale di Asti composto da Alberto Giannone (presidente), Beatrice Bonisoli e Claudia Beconi.