È stata messa in mora la società aggiudicataria dei lotti 1 e 3 della ristorazione scolastica torinese “con diffida ad adottare radicali e urgenti provvedimenti di riorganizzazione per il potenziamento dell’efficacia nell’erogazione del servizio, da completare al massimo entro mercoledì 8 novembre. In mancanza, la stazione appaltante valuterà l’adozione di ogni ulteriore azione necessaria, tra cui non si esclude un’eventuale risoluzione del contratto”. Ad annunciarlo l’assessora comunale all’Istruzione, Carlotta Salerno, in risposta a un question time del consigliere di Torino Libero Pensiero, Giuseppe Iannò, sui disservizi in alcune mense scolastiche.
L’assessora ha sottolineato che “i disservizi hanno interessato, nei giorni iniziali di maggior concentrazione delle disfunzioni, non più del 3-4% delle scuole servite, 10-15 su 334. E grazie al lavoro svolto le criticità sono passate a circa l’1% in ottobre per 6 lotti su 8. Non si sono registrati – ha precisato – rischi igienico sanitari che possano far preoccupare per la salute dei bambini”.
148 i controlli a sorpresa effettuati dalla Città, 51 da parte della Camera di commercio più uno in ogni centro cottura, due volte per l’azienda messa poi in mora. Le segnalazioni ricevute e trattate: sono state 178 da reclami dell’utenza e 283 dal portale delle commissioni mensa e sono state contestate 140 non conformità e 107 raccomandazioni.