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lunedì, 2 Dicembre 2024

L’intelligenza artificiale nelle città: come sta cambiando la loro progettazione

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Grazie ad una società sempre più connessa, l’intelligenza artificiale inizia a svolgere un ruolo sempre più influente nella nostra vita quotidiana. Negli ultimi anni, l’IA è diventata parte integrante anche del paesaggio urbano, e la sua presenza si estende a tutti i settori, dai trasporti alle comunicazioni, dalla sicurezza pubblica all’assistenza sanitaria. L’implementazione dell’intelligenza artificiale nelle città, dunque, sta accelerando la crescita e lo sviluppo delle nostre potenzialità, ed è bene approfondire questo tema.

Come l’intelligenza artificiale sta cambiando il contesto urbano

Nel settore dei trasporti, ad esempio, l’intelligenza artificiale ha permesso la progettazione di veicoli automatizzati, in grado di navigare partendo da input minimi da parte del conducente. Questa tecnologia verrà implementata ancor di più nel prossimo futuro, con lo scopo di rendere più efficiente il trasporto pubblico, oltre che più preciso e sicuro per i passeggeri. Quando si parla di urbanistica, però, non si possono ovviamente sottovalutare i cambiamenti apportati dall’IA agli edifici. In tal senso, oramai gli algoritmi sono in grado di progettare da soli un edificio più efficiente e in linea con le nostre esigenze. Ovviamente, grazie a questi software, oramai è possibile replicare in serie un determinato modello cittadino, ad esempio “copiando” città come New York, tramite la realizzazione di progetti a tre dimensioni estremamente precisi. 

Nella lista degli strumenti innovativi che possono contribuire all’ottenimento di città intelligenti e sostenibili, ad esempio, figurano anche gli smart grid, descritti da Engie in una guida apposita. In pratica, si tratta di strutture a rete in grado di ottimizzare la distribuzione dell’energia, tramite il lavoro di una serie di sensori di ultima generazione. Infine, con l’aiuto dei sistemi basati sull’AI, è possibile monitorare il comportamento dei cittadini in tempo reale e individuare eventuali attività sospette o illegali, prima che la situazione possa degenerare. In tal caso, però, bisognerà fare i conti con la privacy.

Cosa ci si aspetta dal settore dell’intelligenza artificiale nel 2023

Andando oltre i modelli generativi di linguaggio, che oggi vanno tanto di moda, e i software per la realizzazione delle foto, l’IA ha tante frecce al proprio arco. Il 2023 per l’intelligenza artificiale rappresenterà senza ombra di dubbio l’anno della sua consacrazione, con alcuni attori sicuramente protagonisti, come nel caso di Meta e del suo Metaverso. Da non sottovalutare poi l’impatto economico dell’IA, con i sistemi predittivi che arriveranno ad un valore superiore ai 6 miliardi di dollari entro il 2032. 

Le smart city sono destinate a diventare un mantra, e lo si capisce dalla diffusione capillare dei sistemi domotici, applicati non solo a livello domestico. I sensori presto diverranno i grandi protagonisti delle nostre città, ma non si tratta di un futuro poi così vicino. Paesi come l’Italia devono infatti scontrarsi, al momento, con alcuni ostacoli che frenano la crescita delle città smart. Ostacoli dovuti soprattutto ai costi di questi sistemi e ai già citati problemi di privacy. Di contro, è assolutamente necessario studiare delle soluzioni e delle normative che possano consentirci di restare al passo con i tempi, dato che ora non si torna più indietro.

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