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venerdì, 18 Ottobre 2024

L’Export di Elettrodomestici Italiani: Conquistare i Mercati Globali

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L’industria degli elettrodomestici del nostro Paese è una delle maggiori protagoniste nel mercato internazionale, per merito del suo grado di innovazione e design. In Italia sono tante le aziende che progettano e offrono una vasta gamma di apparecchi, molto apprezzati dall’export per l’elevata qualità Made in Italy

Tra queste si mette in luce, ad esempio, il marchio Elica (www.elica.com/IT-it), leader mondiale nella produzione di cappe da cucina, che ha saputo coniugare tecnologia, estetica e funzionalità in prodotti dal design unico e modernissime soluzioni integrate. 

Analizziamo ora le strategie, i vantaggi e le sfide dell’industria degli elettrodomestici italiani nel contesto globale, basandoci sulle recenti statistiche del settore.

Aziende italiane per l’export internazionale

Stando a quanto riporta l’Osservatorio Economico del nostro Ministero degli Affari Esteri, nel recente rapporto “Statistiche relative all’interscambio commerciale italiano nel settore degli elettrodomestici”, l’Italia detiene la settima posizione al mondo nella classifica dei Paesi esportatori. Gli indicatori dicono che nel primo semestre 2023 si è verificata una flessione abbastanza importante rispetto all’anno precedente, pur mantenendo una quota di mercato del 2,1%.

In valore assoluto, l’export italiano di elettrodomestici nel periodo sopra menzionato è valso oltre 2,5 miliardi di euro. Prendendo in esame i dati statistici dal 2015 ad oggi appare in modo molto netto che il boom per le esportazioni per questo tipo di prodotti si è verificato nel 2021, con un valore definitivo annuale di 5,317 miliardi di euro; Inferiore non di molto il valore consultivo dell’anno successivo.

Le aziende italiane del settore elettrodomestico hanno adottato diverse strategie per espandere le loro attività all’estero e conquistare nuovi mercati.Tra queste merita di essere elogiata la diversificazione dell’offerta, con la creazione di prodotti adatti alle diverse esigenze e preferenze dei consumatori in base ai Paesi di destinazione. Ad esempio, Candy ha lanciato una linea di lavatrici intelligenti e personalizzabili, chiamata Smart Pro, pensata per il mercato cinese.

Di pari passo lavora alacremente anche il comparto di ricerca e sviluppo per un’innovazione continua, con forti investimenti nella sostenibilità ecologica. Ad esempio alcuni produttori, fra cui Elica, hanno introdotto piani a induzione dotati di sensori che regolano automaticamente la temperatura e il tempo di cottura.

Uno dei fattori strategici per gran parte dei comparti industriali italiani è la valorizzazione del design e del marchio, con la cura dell’aspetto estetico e della comunicazione dei prodotti, che esprimono il valore aggiunto del Made in Italy. Ad esempio, taluni produttori di elettrodomestici hanno affidato il successo estetico ad alcune grandi stilisti della moda internazionale.

Una questione controversa è la delocalizzazione produttiva, con lo spostamento di parte della produzione in Paesi a basso costo o vicini ai mercati di sbocco, per ridurre i costi e aumentare la competitività. Per la maggior parte delle aziende italiane è quasi un obbligo economico, per non innalzare troppo il costo finale.

Vantaggi competitivi dell’industria degli elettrodomestici italiani

L’industria degli elettrodomestici italiani può contare su alcuni vantaggi competitivi che le hanno permesso di affermarsi nel mercato globale, mettendo al primo posto la qualità dei prodotti: rispettano elevati standard di sicurezza, efficienza, durata e prestazione. I prodotti italiani sono certificati da organismi universalmente riconosciuti.

Inoltre, uno dei primi biglietti da visita dell’Italia industriale è il design distintivo, che conferisce ai prodotti italiani un’identità riconoscibile e un’immagine di prestigio. I prodotti italiani si distinguono per la cura dei dettagli, la scelta dei materiali, la varietà delle forme e dei colori, che ne esaltano l’estetica e l’equilibrio.

Oltre alle nostre incontrovertibili abilità di progettisti, l’asset intangibile che tutti ci invidiano è la tradizione e il know-how, che rappresentano il patrimonio di esperienza e competenza accumulato dalle aziende italiane nel corso degli anni. Le aziende italiane possono vantare una lunga storia di successi in alcuni segmenti di mercato, come le cappe da cucina, le lavatrici e i frigoriferi.

Le sfide del contesto internazionale

L’industria degli elettrodomestici italiani, nonostante i risultati positivi ottenuti nel corso del tempo, deve affrontare alcune sfide che mettono a rischio la sua competitività e la sua crescita nel contesto mondiale.

Già da tempo la concorrenza globale agguerrita spinge i produttori a ridurre i prezzi e i margini di profitto. Le aziende italiane devono compiere enormi sforzi per non farsi schiacciare dalla concorrenza asiatica, che offre prodotti a basso costo e di qualità crescente, e produttori europei, che fanno leva sull’innovazione e sul servizio al cliente.

Un’altra annosa questione sui tavoli di governo da tempo riguarda le difficoltà logistiche, che incidono sui costi e sui tempi di consegna dei prodotti. Le fabbriche italiane devono fare i conti con la carenza e il rincaro delle materie prime, i ritardi e le interruzioni dei trasporti, le barriere doganali e le norme ambientali.

Ultima, ma non per importanza, la digitalizzazione, che richiede alle aziende di adeguarsi alle nuove tecnologie e ai nuovi canali di vendita e comunicazione. Le nostre realtà devono investire nella transizione digitale dei loro processi produttivi e organizzativi, nell’espansione dell’e-commerce e nella gestione dei social media.

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