L’Arcigay di Torino risponde alle dichiarazioni dell’arcivescovo del capoluogo piemontese cesare Nosiglia per quanto riguarda le adozioni: «Suscita molto fastidio vedere come l’arcivescovo Nosiglia dia lezioni su un argomento che non gli compete, com’è la famiglia, formazione sociale che si sviluppa e prende forma all’interno del periodo storico in cui viene formata. Dovrebbe ripassare l’arcivescovo gli studi di antropologia culturale, come ad esempio gli ottimi studi del professor Remotti di Torino, e smettere di studiare invece tomi di dogmatismo: la tanto agognata cattedra cardinalizia meglio si adatta a chi ha a cuore il popolo di Dio, ed è pronto per esso a sacrificarsi, e non tanto a chi vuol vessare il proprio popolo di pesi e fardelli che non lo riguardano”. Commenta marco Alessandro Giusta presidente dell’associazione Arcigay.
«Il suo gregge – continua Giusta – ha bisogno di più cardinali come Martini, caro arcivescovo, non l’ennesimo Bertone o Bagnasco. E lasci perdere infine i riferimenti ai bambini come ’prodotto da comprare, vendere, possedere e manovrare come un oggetto a proprio piacimento“ – anche se sappiamo che su questo la chiesa cattolica ha sicuramente maggiormente esperienza – e lasci ai bambini il diritto di vedersi riconosciuta famiglia la coppia che quotidianamente li cresce, ama, nutre, protegge ed educa, di qualunque orientamento sessuale essa sia».