di Andrea Doi
Torino da sempre è un laboratorio. E anche questa volta il capoluogo piemontese indica la strada.
Quella del manifesto elettorale condiviso.
Visto che dalle prossime elezioni amministrative sarà possibile votare con il sistema della doppia preferenza di genere, ovvero voto doppio se si votano un uomo e una donna, per lo stesso partito, ecco che l’assessore uscente Mimmo Mangone e il consigliere comunale Federica Scanderebech hanno deciso di stupire tutti ufficializzando il loro coinquilinaggio.
Sotto il segno del Partito Democratico, logicamente, i due hanno preso a schiaffi – metaforicamente parlando s’intende – chi interpreta la corsa al posto in consiglio comunale o in quello circoscrizionale come individuale, quando è la squadra che deve vincere.
Poi chissà se realmente hanno fatto questo ragionamento i due novelli Jack Lemmon e Walter Matthau dell’indimenticabile pellicola “La strana coppia”. (continua dopo la foto)
Resta il fatto che il remake è simpatico. Si risparmia pure, con la logica del due per uno.
Da settimane ci tocca sopportare di vedere sui nostri muri immagini di sciarponi multicolore, denti ingialliti e pugni stretti, foto da prima Repubblica, quelle da regime coreano o da Ventennio, quelle con la mole capovolta che non si sa bene perché, scatti dove poveri cani e gatti vengono usati come esca.
Quindi non fanno male Mangone e Scanderebech, spalla contro spalla, sorridenti, sfondo giallo mentre alle loro spalle una Mole Antonelliana, stile Jeeg Robot d’acciaio vola in alto (distruggi il male va, alabarda spaziale).
Se a questo aggiungiamo che i nostri due eroi con questa mossa non hanno certo fatto un piacere a candidati del loro stesso partito … beh il quadro è completo.
Insomma Mangone e Scanderebech restano coinquilini, nel bene, nel male, per il momento.
Come un film: tra risate, lacrime, qualche finto litigio e cuscinate in faccia.
In fondo che potrà mai capitargli? O a giugno festeggeranno insieme o si consoleranno insieme dopo lo sfratto.
Se questo non è amore….
Nananananaa Nannanaaa nannaaa na (che poi sarebbe la musica tema “La strana coppia”)