Come era prevedibile è diventato un caso la grossa scritta fatta a gesso sul pavimento di piazza San Carlo “Ti amo ancora” comparsa alle prime luci di questa mattina. Sui social sono numerose le reazioni per lo più indignate di tante persone arrabbiate per la deturpazione del suolo della piazza aulica, anche se si tratta solo di gesso e sarebbero già state concordate le spese di pulizia con Amiat.
Ugualmente c’è chi si chiede come sia stato possibile realizzare tutto ciò senza che nessuno se ne accorgesse e nonostante le telecamere di sicurezza.
Ma c’è anche chi difende il gesto. Ad esempio la sovrintendente Luisa Papotti: “In teoria ogni opera che riguarda un luogo vincolato dovrebbe essere autorizzata; ma la libertà di espressione esiste e il gesso non fa danni”. “Non ne sapevo nulla, a noi non è giunta alcuna richiesta di autorizzazione – precisa – Sarebbe interessante capire meglio le ragioni; dal mio punto di vista è interessante che lo spazio pubblico venga interpretato come uno spazio dove esprimere idee, pensieri o speranze e non solo montare stand”.
Intanto si cerca l’autore del gesto. In un primo momento si era ipotizzato fosse un gesto da parte di qualche innamorato non corrisposto e poi era stato attribuito alla Associazione 2050 che però ha negato tutto: “Ci stanno chiamando un po’ da tutta Italia per questa azione di ‘guerrilla marketing'”, aggiunge l’associazione che si tira fuori dall’iniziativa, che sul web sta diventando virale.