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domenica, 8 Settembre 2024

Il ministro Orlando all’alba davanti ai cancelli di Mirafiori

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

Senza telecamere e senza giornalisti. Senza scorta o altri “filtri”. Così si è svolto l’incontro del ministro e candidato alla segreteria del Partito Democratico Andrea Orlando e le operai e operaie della Fca.
Sono le 5 del mattino davanti ai cancelli storici di Mirafiori, prima di ripartire per Bologna ha voluto concludere le giornate piemontesi davanti alle mure della fabbrica, un tempo la Fiat, protagonista di lotte importanti che hanno fatto un’epoca.
Con lui Enzo Lavolta coordinatore regionale della mozione. «Non penso che questa iniziativa la si possa catalogare come iniziativa “congressuale” – spiega Lavolta – infatti Orlando non ha dato informazioni a nessuno di questa sua precisa e personale volontà».
Un’improvvisata, come detto, a cui non hanno partecipato i cronisti ma «solo alcuni amici e compagni avvisati in tarda serata».
«Ho incontrato e discusso con le operaie e operai del turno delle 6 – dice il ministro Orlando – il Partito Democratico che immagino non chiede solamente alle persone di venire ad ascoltarci, ma torna nei luoghi in cui sono nate le grandi forze popolari, per cercare persone che ormai non ci cercano più» aggiunge Orlando che poi conclude: «E’ più faticoso ma non abbiamo altra via».
Gli fa eco Lavolta: «Il gruppo dirigente del partito che vogliamo deve mantenere un rapporto costante con le lavoratrici e i lavoratori e con chi organizza quotidianamente la loro rappresentanza».

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