L’epoca che stiamo vivendo è caratterizzata dalla pervasività della tecnologia nella maggior parte delle attività quotidiane. Internet è diventato la piazza virtuale in cui compriamo, ci informiamo, e intratteniamo rapporti con le pubbliche amministrazioni. La domotica ci ha fatto scoprire le case “intelligenti” e gli elettrodomestici smart. La scienza medica e la produzione industriale sfruttano con sempre maggiore frequenza le potenzialità della realtà virtuale e dell’intelligenza artificiale. Ma c’è anche un altro campo in cui le innovazioni tecnologiche stanno prendendo sempre più piede: quello della sessualità. Oggi abbiamo a disposizione sex toys sempre più evoluti e regolabili a distanza, bambole Sex Real Doll che riproducono alla perfezione le fattezze umane e stiamo affrontando e analizzando i primi approcci col sesso in remoto. È il momento di approfondire questa tendenza e di capire cosa potrebbe riservarci il futuro delle relazioni intime.
Partiamo con gli impressionanti numeri di un mercato, quello dei giocattoli sessuali, in ascesa vertiginosa. Poco tempo fa è stato pubblicato dalla società di analisi americana Grand View Research un rapporto sulle vendite dei sex toys negli ultimi anni. I dati sono davvero incredibili. A cavallo tra il 2019 e il 2020 è stato registrato un aumento di acquisti del 26% che ha portato il valore del comparto alla cifra record di 33 miliardi di dollari. E stando alle previsioni del report e delle principali aziende produttrici la cifra è destinata a superare i 50 miliardi da qui al 2028.
Quello che stupisce, all’interno dell’attuale mercato degli oggetti di piacere, sono l’estrema varietà e diversificazione raggiunte. Oggi gli appassionati hanno a disposizione riproduzioni dei genitali delle stelle del cinema erotico stampate in 3D, sex toys regolabili a distanza tramite wi-fi e bluetooth, device per la realtà virtuale in grado di restituire stimoli tattili e olfattivi. Ma soprattutto bambole sexy per adulti come quelle commercializzate da RealSexDoll.it che rappresentano uno degli apici dell’applicazione della tecnologia agli oggetti di piacere.
Stiamo parlando di bambole in silicone per il sesso realizzate con materiali anallergici di derivazione medica come il TPE, curate in ogni minimo dettaglio e in grado di riprodurre la sensazione di toccare la pelle umana. Vere e proprie opere d’arte che stanno attirando le attenzioni non soltanto di uomini single, ma anche di donne e di coppie con livelli di istruzione molto elevata, con età che varia tra i 30 e i 65 anni e con un potere di acquisto di livello medio-alto.
Le bambole erotiche iper-realistiche sono probabilmente il punto di partenza verso un futuro del sesso che sarà profondamente condizionato anche dall’intelligenza artificiale e dall’arrivo dei robot. È quanto ipotizzano Jenna Owsianik e Ross Dawson nel loro ormai celebre report Future of Sex, ricerca che prende spunto dal mondo della sessualità odierno per provare a ipotizzare come saranno i nostri rapporti intimi nei prossimi anni.
L’aspetto più interessante di Future of Sex è che analizza il sesso e gli scenari futuri sotto tutti i punti di vista. E così si parla del possibile arrivo di sex toys stampabili in 3D, di social network “sessuali” con interfacce tattili, di software open source in cui creare da zero le proprie fantasie sessuali e di oggetti “comandabili” dai due partner a distanza semplicemente attraverso le app per smartphone. Oppure di robot dotati di intelligenza artificiale in grado di reagire come farebbe un compagno o una compagna in carne ed ossa. O ancora di copie robotiche delle stelle del cinema, della musica e dello spettacolo acquistabili online in perfetto anonimato.
Sembra un futuro da fantascienza ma forse non si tratta di ipotesi così remote. Soprattutto quando si parla di sesso virtuale e rapporti a distanza. Una prova pratica l’abbiamo avuta con i due anni di pandemia in cui le restrizioni e le chiusure hanno costretto moltissime persone a sperimentare approcci alla sessualità non in presenza e in cui sono aumentate esponenzialmente videochiamate e chat erotiche.
Molto probabile che questa tendenza si consolidi ancora di più nel prossimo futuro. Gli esperti predicono infatti l’arrivo di tute tattili, rapporti sessuali in universi virtuali ultra-immersivi creati da zero, interfacce neurologiche arricchite da stimoli fisici e molto altro.
E ci sono anche delle date ipotetiche che potrebbero rappresentare delle pietre miliari in questa evoluzione. Secondo Owsianik e Dawson nel vicinissimo 2028 almeno un giovane su quattro avrà sperimentato un rapporto sessuale a distanza. Nel 2033, invece, potrebbero arrivare le copie robotiche delle celebrities con cui fare sesso. Nel 2045, infine, almeno una persona su dieci avrà avuto un rapporto con un robot dalle fattezze umane e dotato di intelligenza artificiale.