di Bernardo Basilici Menini
Centri sociali e case occupate dissotterrano l’ascia di guerra a Borgo San Paolo. I militanti del Gabrio e degli “spazi liberati” hanno interrotto i lavori in Circoscrizione III durante una commissione per contestare le scelte dell’amministrazione targata Chiara Appendino, sopratutto per quanto riguarda la decisione di realizzare nuovi centri commerciali nonostante i messaggi lanciati in campagna elettorale e di andare avanti con il progetto dell’ex Westinghouse dando continuità ai progetti della precedente amministrazione di Piero Fassino.
Le promesse elettorali non avuto seguito e dopo il faccia a faccia di alcuni giorni fa tra associazioni e cittadini, insoddisfatti del lavoro della giunta pentestellata, ora i primi a muoversi sono proprio gli occupanti del Gabrio. Sui volantini firmati “Spazi occupati zona San Paolo” vengono riportate le promesse fatte e non mantenute: «moratoria sfratti e sgomberi, censimento dell’edilizia pubblica e privata, revisione dei criteri per la domanda alle case popolari, soluzioni concrete all’emergenza abitativa. Cose fatte fino a oggi: niente».
Il messaggio che il Gabrio lancia all’amministrazione non lascia spazio all’interpretazione: «Borgo San Paolo per voi, come lo è stato per il Pd, sarà una giungla». Ai militanti Montanari ha risposto promettendo un incontro a breve termine: «entro poche settimane ci organizzeremo».
