I Forconi una protesta tutta italiana. Non solo perché sta causando disagi in alcune città della penisola. E nemmeno perché, come ha detto qualcuno, sembra di stare di fronte a personaggi degni di una commedia all’italiana, quasi novelli “Cetto La Qualunque”, leggi Danilo Calvani.
Piuttosto, per il totale disinteresse della stampa estera alle manifestazioni che stanno agitando in questi giorni l’Italia.
Basta dare un’occhiata ai quotidiani inglesi per accorgersi che hanno tra le notizie principali fatti più eclatanti, come l’ira della regina Elisabetta contro le guardie che hanno mangiato le nocciole degli alberi di Buckingham Palace. Ma nemmeno nella sezione esteri si parla dell’Italia. Piuttosto si guarda alle rivolte africane e alle nuove tensioni in Spagna per l’indipendenza della Catalogna. D’altronde ora che anche Nigella Lawson, la chef che insegna la cucina italiana in oltremanica, ha i suoi problemi con la droga e la giustizia il nostro Paese ha proprio perso il suo appeal.
A differenza di quanto accade negli Stati Uniti dove dopo il dovuto spazio dedicato a Mandela si parla ancora di Berlusconi e della minaccia di rivoluzione contro la magistratura. Ma neppure qui si accenna ai Forconi.
Solo Le Monde ha un articolo sul movimento del 9 dicembre, forse solleticati dalle tensioni sul confine con la Liguria. Un pezzo in cui si tenta un’analisi politica di quanto sta accadendo chiedendosi se sarà prima Berlusconi o Grillo a cavalcare l’onda dei rivoltosi. Insomma, anche oltralpe, a differenza di quanto si è sentito dire nei comizi di questi giorni, sanno che Prodi non c’è più. Notizia a quanto pare sconosciuta al leader in Jaguar, Danilo Calvani, che nel suo comizio torinese “resuscita” l’ex premier.
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