In questo anno di crisi raramente, tra tutte le categorie in difficoltà a causa delle restrizioni dettate dell’emergenza sanitaria, si è sentito parlare dei produttori e dei distributori che sono dietro alla qualità offerta dai bar, ristoranti e albergatori. Eppure anche queste due attività con bar, ristoranti e alberghi che lavorano al minimo stanno risentendo pesantemente della situazione, che non possono neanche ammortizzare con i ristori del governo, visto che spesso il loro fatturato è troppo ‘grosso’ da poter usufruire di questi benefici.
Per questo i consiglieri regionali piemontesi del Partito Democratico, Daniele Valle e Diego Sarno, hanno presentato un Ordine del giorno per fare luce su questo aspetto purtroppo dimenticato, partendo proprio dalle istituzioni. Il documento verrà discusso dal Consiglio Regionale nei prossimi giorni insieme al bilancio regionale.
“I distributori – spiegano Valle e Sarno nell’odg – svolgono un ruolo essenziale in quanto provvedono all’acquisto all’ingrosso direttamente dalle aziende produttrici delle derrate alimentari, al loro corretto immagazzinamento e stoccaggi, alla tempestiva fornitura ai singoli esercizi commerciali che non hanno una struttura logistica e finanziaria per rivolgersi direttamente al settore industriale della produzione”.
I due esponenti Dem evidenziano come, mentre i distributori paghino a 30 o 60 giorni i loro fornitori, invece agli esercenti “assicurano dilazioni e maggiori termini di pagamento sino a 180 giorni”. Inoltre “i distributori concedono a titolo di comodato gratuito macchinari ed attrezzature il cui acquisto risulterebbe particolarmente gravoso” per gli esercenti. Un servizio essenziale quello dei distributori e produttori senza il quale, evidenziano i consiglieri Valle e Sarno, “la filiera potrebbe interrompersi non potendo più operare con grave danno per l’intera economia italiana”. Senza dimenticare l’importanza che hanno queste due categorie per mantenere certi standard qualitativi alti per quanto riguarda la ristorazione e non solo sia del nostro territorio che del Paese intero.
Per questo, come chiedono i due consiglieri, c’è l’esigenza urgente di avere chiara la situazione e dare delle risposte al loro grido di dolore.