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mercoledì, 11 Dicembre 2024

Chiudono gli asili di piazza Cavour: sono inagibili. 150 bambini in cerca di una sistemazione

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

Neanche il tempo di iniziare l’anno scolastico e i bambini e le famiglie che frequentano gli asili nido comunali dei giardini Cavour, in pieno centro cittadino di Torino, si ritrovano senza un posto. E con poche, anzi quasi nessuna, certezza di cosa accadrà da domani.
È infatti con un messaggio inviato alle famiglie dalla Divisione servizi educativi del Comune di Torino che si avvisa che la struttura di Piazza Cavour che accogli in totale 150 bambini dagli zero ai tre anni è inagibile e tutte le attività dovranno essere spostate altrove.
Certo non si può parlare di un fulmine a ciel sereno: che l’edificio necessitasse di manutenzione era chiaro ai genitori che ogni mattina accompagnavano i propri bimbi nei corridoi fino alle aule, ma si pensava fosse questione di pochi interventi.
Per questo il nido avevo osservato una chiusura straordinaria da venerdì 21 settembre fino a martedì 25 compreso.
«Quello che era un brutto sogno è diventato realtà», afferma il personale del nido rispondendo al telefono ai tanti genitori che chiedono come mai il servizio non ripartirà regolarmente domani. «I controlli fatti in questi giorni hanno riscontrato delle anomalie e delle criticità. Per cui sono necessari interventi edilizi prolungati e la struttura dovrà rimanere chiusa per tutto l’anno», aggiungono.
Ma che ne sarà dei 150 bambini che frequentano nido, degli insegnanti e del personale?
Gli uffici dell’assessora Federica Patti sono al lavoro e in questi giorni sono previsti incontri con i genitori e con il personale per provare a trovare una soluzione. Così tra oggi pomeriggio e domani in via Bazzi saranno ricevuti le famiglie dei bimbi già frequentanti, e settimana prossima quelle dei nuovi iscritti che proprio in questi giorni avrebbero dovuto iniziare il periodo di inserimento.
«A tutti bambini sarà assicurato un posto per l’anno scolastico e ci stiamo preoccupando di tutelare il rapporto tra bambini e maestre e tenere uniti le classi come già si erano formate», assicurano da piazza Cavour.
Ma negli uffici dell’assessorato si sa che la questione non è semplice. I pochi nidi presenti nella zona centro infatti sono al completo e così quello che si sta studiando e dislocare i bambini lungo tutta la città a colmare i posti disponibili in qualche altro nido comunale. Alle famiglie è stato inviato un messaggio indicando la disponibilità di posti in altre strutture e ipotizzando un servizio navetta che gratuitamente accompagnerà i bambini.
Mentre solo per i lattanti si sarebbe trovata una soluzione a pochi metri da piazza Cavour.
L’opposizione in Sala Rossa si è già mossa per capire tutti gli aspetti della vicenda e la consigliera del Partito Democratico Chiara Foglietta ha presentato un’interpellanza in cui si chiede «alla sindaca di riferire in aula» «alla luce delle notizie stampa apparse circa la chiusura improvvisa dell’Asilo Nido comunale sito in piazza Cavour a causa di lavori urgenti, dei quali non è certa la durata».
«Appena abbiamo avuto certezza che le condizioni dei locali degli asili nido di piazza Cavour non avrebbero permesso di far rientrare i bambini, abbiamo avvisato personale educativo e rappresentanti dei genitori, e organizzato incontri con tutte le famiglie coinvolte per individuare le soluzioni più idonee a continuare a offrire il servizio nell’ottica di attenuare disagi purtroppo inevitabili», spiega l’assessora all’Istruzione di Torino Federica Patti.
I due asili nido sono ospitati un edificio del 700, quindi sottoposto a vincoli architettonici, per questo, dico dal Comune: «è indispensabile l’intervento della Soprintendenza per il restauro di alcune parti monumentali: le procedure necessarie ad avviare i necessari lavori di consolidamento restauro degli intonaci richiedono tempi più lunghi rispetto a edifici non vincolati».
Assicurano dall’assessorato che per i trasferimenti dei piccoli verrà tenuto conto della «distanza da piazza Cavour, dei posti disponibili e delle capienza delle strutture individuate; e seguirà il criterio di continuità nella composizione dei gruppi e nelle figure di riferimento».
«Siamo pienamente consapevoli delle difficoltà che questa situazione crea per tutti, e ci impegniamo ad affrontarla con la massima cura e attenzione», conclude l’assessora Patti.
 

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