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giovedì, 5 Dicembre 2024

Centrali di committenza per ridurre la spesa farmaceutica. Saitta: “In Piemonte stiamo dimostrando che è possibile”

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

«Ci hanno chiesto di intensificare nelle varie Regioni italiane il lavoro delle centrali di committenza anche per prevenire e combattere possibili fenomeni corruttivi sia per contenere la spesa» Antonio Saitta, assessore regionale alla sanità, così sintetizza le “richieste” ricevute in occasione della Conferenza delle Regioni a Roma con Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, e Yoram Gutgeld, consigliere economico della presidenza del Consiglio e commissario alla spending review.
L’assessore ha replicato ribadendo iniziative e approcci da tempo in corso: «in Piemonte stiamo dimostrando che è possibile porre un freno alla sempre più ingente spesa farmaceutica introducendo il principio della concorrenza nel settore, sempre rispettando l’equivalenza terapeutica in favore dei pazienti e mantenendo il principio di scelta da parte del medico curante».
Nel dettaglio Saitta cita l’ultimo bando di gara a procedura aperta che apre a un sistema dinamico di acquisizione di prodotti farmaceutici ospedalieri e in distribuzione per conto nelle farmacie in favore delle Aziende sanitarie della Regione Piemonte e della Valle d’Aosta per un valore di 1,2 miliardi di euro con la durata di due anni.
E aggiunge con orgoglio: «Abbiamo non solo dimostrato quindi che si può introdurre il principio della concorrenza anche per i farmaci biosimilari ma abbiamo anche superato lo scoglio dei ricorsi presentati dalle case farmaceutiche». Per questo, in chiave antisprechi, risulta importante l’opera di SCR come centrale unica di committenza.
Su questo piano l’assessore ricorda come «oggi SCR ha aggiudicato il lotto di gara relativo alla fornitura dell’ormone della crescita ottenendo un ingente risparmio per la Regione Piemonte proprio grazie alla scelta dei farmaci biosimilari». Un risultato importante per la pubblica amministrazione obbligata a contenere quanto più possibile la spesa pubblica anche in sanità. Saitta conclude precisando che: «questo deve avvenire senza sacrificare l’interesse collettivo alla miglior tutela ed assistenza sanitaria possibile».

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