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martedì, 3 Dicembre 2024

Battiston nel duplice ruolo di Falstaff e Enrico IV inaugura la stagione del Teatro Stabile torinese

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di Mara Martellotta
Stasera, lunedì 13 ottobre, alle 21, al teatro Carignano, andrà in scena in prima assoluta Falstaff con cui prenderà avvio la nuova stagione del Teatro Stabile di Torino. Tratto dalle opere drammaturgiche di William Shakespeare Enrico IV e Enrico V, musicato da Giuseppe Verdi nell’Ottocento su libretto di Arrigo Boito, la pièce teatrale nella traduzione di Nadia Fusini proporrà anche degli estratti dal libretto di Boito, dal Così parlò Zarathustra di Nietzsche, dalle Lettere al padre di Franz Kafka, e dalla sceneggiatura del film Belli e dannati (My own private Idaho), per la regia e l’adattamento di Andrea De Rosa.
A interpretare lo spettacolo saranno Giuseppe Battiston, nei ruoli di Falstaff e re Enrico IV, e, tra gli altri, Gennaro di Colandrea nel ruolo di Bardolph, Giovanni Franzoni in quello del Giudice supremo, Giovanni Ludeno nel ruolo di Pistola e Martina Polla in quello di Doll.
Quello di Battiston e di De Andrea rappresenta un ritorno dopo il Macbeth del 2012, con un titolo forte, una leggenda teatrale come Falstaff.
“Si tratta – ha spiegato il direttore del teatro Stabile di Torino Mario Martone – di una creazione nuova dal punto di vista drammaturgico. Non si vedrà la messinscena de Le allegre comari di Windsor, ma di un testo elaborato da De Rosa e Nadia Fusini, attingendo soprattutto all’Enrico IV, il dramma nel quale il personaggio di Falstaff apparve per la prima volta in tutta la sua grandezza e potenza, tanto da indurre Arrigo Boito a ispirarvisi per creare il libretto del capolavoro verdiano del Falstaff”. Questa figura ha avuto diverse rivisitazioni, anche in campo cinematografico, da Orson Welles a Gus Van Sant.
Battiston interpreterà sia il ruolo di Falstaff sia quello del re Enrico IV. Per Falstaff “tutto nel mondo è burla”. Millantatore, sbruffone, vorace e vitalista, egli è un personaggio particolrmente dirompente tanto da aver affascinato sia Boito sia Orson Welles
“C’è qualcosa in Falstaff che conquista subito – ha affermato il regista De Rosa – e ciò è rappresentato dal suo amore sfrontato per la vita, che si manifesta nella forma dell’amore per la lingua, per le parole, per il motto di spirito e per la creazione instancabile di metafore e giochi linguistici. Nelle sue parole emergono una gioia che non si stanca mai, sempre pronta a rovesciare il male in bene, un senso dell’amicizia ingenuo, a tratti quasi infantile, e un’ostinazione a rendere ogni dolore pari a uno scherzo, e ogni situazione senza via d’uscita uno sprone a cercare di non farsi imprigionare”.
Orari spettacoli:
Martedì e giovedì ore 19.30. Mercoledì, venerdì, sabato ore 20.45. Domenica ore 15.30.
Biglietteria del Teatro Stabile di Torino, Teatro Gobetti, via Rossini 8
Tel: 0115169555.

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