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martedì, 3 Dicembre 2024

Appalti per il grattacielo della Regione: primi interrogatori

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

Sono iniziati gli interrogatori della procura a testimoni e indagati nella vicenda su presunte irregolarità negli concessione degli appalti e dei subappalti per il nuovo grattacielo della Regione Piemonte, in costruzione in zona Lingotto.*
La notizia dell’apertura di un fascicolo che riguardava la vicenda e ora i pm torinesi hanno dato il via un giro di interrogatori e nella giornata di oggi saranno sentiti sia dei testimoni che uno degli indagati.
Due le ipotesi di reato per ora formulate: quella di turbativa d’asta e quella di corruzione. Infatti, ciò su cui vogliono vederci meglio gli inquirenti riguarderebbe la gara con cui è stato assegnato l’appalto per la realizzazione dell’opera progettata da Fuksas e le vicende successive. Ovvero, dopo che è stata approvata una variante “migliorativa” del progetto originario cambiandolo di non poco e i conseguenti subappalti.
Secondo la magistratura ci sarebbe stato un accordo tra funzioanri regionali e i responsabili della CoopSette, il consorzio di costruttori, in base al quali sarebbe stata realizzata una ariante non necessaria al progetto ma conveniente in termini economici in cambio di un subappalto. Quest’ultimo riguarderebbe una ditta riconducibile a Ezio Enrietti, presidente delle Regione tra il 1980 e 1983 e tra gli indagati per questa vicenda.

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