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martedì, 17 Settembre 2024

Altro che “cavoli a merenda”: dopo il panino anche l’acqua da casa per i bimbi “ribelli”?

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di Giulia Zanotti

Non solo il pranzo da casa, ma anche una bottiglietta d’acqua. Dovranno fare molta attenzione i genitori che hanno deciso di non avvalersi più del servizio mensa per i loro figli. Infatti il Consiglio comunale di Torino nella seduta di lunedì scorso ha respinto l’emendamento sul “Diritto al pasto domestico e tutela delle lavoratrici della ristorazione” in cui si chiedeva che anche i bimbi che mangiano il cosiddetto panino da casa potessero usare l’acqua delle caraffe servita in refettorio durante il pranzo, che invece viene riservata ai compagni che si servono della mensa.

Così recita il testo dell’emendamento, respinto con 23 voti contrari e 10 favorevoli: “prevedere nel capitolato d’appalto l’obbligo per la ditta appaltatrice di rendere disponibile per tutti i bambini ammessi al refettorio, quale che sia il tipo di pasto consumato, il consumo di acqua dalla caraffa, fermo restando che i bambini che usufruiscono del pasto domestico dovranno essere muniti di bicchiere personale infrangibile o monouso”.

La questione ha suscitato molte reazioni e molte critiche da parte dei genitori del “Caro mensa”, il movimento che da anni si batte per la libertà di scegliere tra pasto da casa o mensa nelle scuole dell’obbligo torinesi. «Ad oggi in molte scuole di Torino ci sono situazioni in cui le addette delle ditte piuttosto che le insegnati negano l’acqua ai bambini. La mozione respinta in questa forma legittima chi si comporta così e non tutela i bambini. E’ totalmente indifendibile», commenta l’avvocato dei genitori Giorgio Vecchione suoi social network, dove ha raccolto moltissimi post sulla vicenda, tra cui anche quello del consigliere M5s Antonio Fornari che ha spiegato come rispetto alla mozione sulla tutela dei lavoratori: «questo emendamento c’entrava come i cavoli a merenda, per questo è stato cassato» e della consigliera pentastellata Daniela Albano, che invece ha domandato di «quale mozione» si stesse parlando?

«Sono rammaricato che un emendamento certamente condivisibile sia stato respinto. Invito pertanto l’assessora Patti a recepirlo in fase di predisposizione del capitolato di gara per la refezione scolastica», replica il consigliere Pd Enzo Lavolta, che aveva presentato la mozione d’indirizzo.

 

I post su Facebook dei consiglieri a Cinque Stelle Fornari e Albano

albanofb1

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