A pochi giorni dalla nomina del Sovrintendente del Teatro Regio, prevista per il 16 febbraio cambia anche lo Statuto dell’Ente introducendo in particolare alcune novità per quel che riguarda i criteri di scelta di questa figura, che non paiono più vincolati a compravate esperienze dei candidati in ambito culturale.
E’ quanto denuncia il capogruppo di M5s in Sala Rossa, Andrea Russi, che ha anche presentato un’interpellanza che avrebbe dovuto essere discussa in Consiglio comunale lunedì prossimo ma che invece è stata rinviata per “raccogliere le informazioni necessarie a predisporre la risposta”, secondo quanto dichiarato dagli uffici dell’assessorato.
“Dopo un lungo periodo di approfondimento che mi ha visto attendere gli esiti di diversi accessi agli atti, è giunto il momento di chiedere chiarimenti sull’iter che ha portato all’approvazione del nuovo Statuto del Teatro” spiega Russi.
“A mio giudizio, infatti, esistono degli enormi profili di irregolarità che renderebbero nullo lo Statuto stesso e che hanno tutti un’unica costante: una corsa non motivata da particolari ragioni di urgenza per modificare in fretta e furia alcune parti sostanziali del documento, tra cui i nuovi criteri di scelta per la nomina del nuovo Sovrintendente, che aprono la strada anche a candidati che non hanno comprovate esperienze nell’ambito culturale”.
Il capogruppo pentastellato si pone alcune domande a cui non trova risposta: “Certo è che i dubbi sono molti: come è possibile, per esempio, che la modifica di un documento importante come lo Statuto di una Fondazione sia stata proposta dal Commissario straordinario, ora Assessora alla Cultura della Città, quando la normativa non assegna al Commissario queste competenze? Come è possibile introdurre modifiche statutarie in contrasto con la normativa nazionale? Come è possibile farlo senza seguire l’iter previsto dallo Statuto stesso?”
Ma soprattutto un dubbio sorge: “Che esista già qualche nome? Non è dato sapere, anche se sugli organi di stampa sono mesi che circolano ipotesi di profili che, effettivamente, entrerebbero a pieno titolo nella corsa alla sovrintendenza grazie proprio a una modifica dello Statuto” conclude Russi.