Le scuole paritarie di Torino, che beneficiano dell’aiuto del Comune, hanno stamattina incontrato al tavolo di discussione della commissione paritetica, i rappresentanti del Città, fra i quali Mariagrazia Pellerino, assessore ai Servizi educativi, e Luca Cassiani, presidente della commissione Cultura, per discutere ed affrontare la problematica del blocco delle quote di finanziamento che mensilmente la città eroga alla volta di scuole cattoliche ed ebraiche. I pagamenti sono fermi a dicembre, mancano i soldi di gennaio e febbraio a causa delle difficoltà finanziarie che il Comune sta vivendo. L’incontro si è risolto con un nulla di fatto, la Fism (Federazione italiana scuole materne) ha abbandonato il tavolo, tutto è stato al momento rinviato.
La convenzione, che prevede l’aiuto economico per le scuole cattoliche e anche per diversi istituti di formazione ebraica, garantisce la sistemazione per 5700 bambini dagli zero ai sei anni, suddivisi in 223 sezioni scolastiche. Quest’anno, a bilancio, il Comune ha tagliato leggermente i finanziamenti per le oltre 50 scuole paritarie che ne beneficiano: l’anno scorso queste incassarono 3,25 milioni di euro, quest’anno dopo il taglio operato a dicembre 2,9 milioni di euro.
Un punto interrogativo, quello che chiama oggi in causa le scuole paritarie, che riapre le polemiche mosse da chi contesta i finanziamenti alle scuole non pubbliche ma anche da parte di chi lamenta il non rispetto della convenzione sottoscritta fra Comune e scuole parificate. Da Palazzo di Città assicurano che il problema, prima o dopo, rientrerà, anche perché il Comune di Torino ha nelle scuole paritarie un forte sostegno nel sistema educativo cittadino per l’infanzia, laddove, quantomai oggi, in mezzo alla crisi, sarebbe impossibile sia trovare altra sistemazione per più di 5mila bimbi sia costruire oltre 50 nuove scuole.
Il presidente della commissione Cultura Cassiani, dicendo che il problema rientrerà, ha difeso la soluzione del sostegno economico «perché la scuola paritaria svolge un ruolo importante nel sistema educativo cittadino, che è integrato fra pubblico e paritario», aggiungendo che «è giusto che i bambini possano andare in scuola comunale o paritaria, come previsto dalla Costituzione: sono due assi del sistema educativo su cui si basa l’offerta della nostra città». Silvio Magliano, vice presidente vicario del Consiglio comunale del Nuovo centro destra, ha invece assicurato, in materia dei tagli alle scuole paritarie: «Farò ostruzionismo su ogni parola degli assessori Passoni e Pellegrino finché la situazione non troverà soluzione».