Per il gip Stefano Vitelli, del tribunale di Torino, Alex Pompa ha agito con “inaudita” e “sproporzionata violenza contro il padre, probabilmente più per rabbia/vendetta” che “per indispensabile legittima difesa”. Così scrive il giudice per le indagini preliminari nell’ordinanza che ha portato in carcere il 18enne che il 30 aprile accoltellò il padre a Collegno, in provincia di Torino.
Secondo il gip gli elementi acquisti, che andranno approfonditi, non permettono di affermare con certezza che Alex Pompa abbia agito in una “situazione di necessità difensiva proporzionata all’offesa”.
Intanto la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha assicurato che il giovane potrà fare l’esame di maturità: “Alex era a un passo dall’Esame di Stato. E lo farà”.
“L’esame non cancellerà questa tragedia. Ma quel titolo di studio sarà importante per Alex, per ripartire, per guardare al futuro – prosegue Azzolina su Facebook – E spero possa proseguire, iscrivendosi all’Università. Ritrovando, nel tempo, la sua strada, la sua serenità. Lo studio ci fornisce i mattoni su cui si costruisce il futuro”.