Senzatetto muore di freddo

Un senzatetto è stato trovato morto la notte scorsa in largo Montebello nel quartiere Vanchiglia a Torino. Il corpo, è stato notato da un passante che verso mezzanotte ha chiamato i soccorsi. Insieme alla polizia sono intervenuti sul posto anche gli operatori del 118 che hanno tentato di rianimarlo, ma inutilmente. L’uomo di 48 anni, di origini romene, giaceva su una panchina all’altezza del numero civico numero 33 e non aveva segni evidenti di violenza sul corpo. Dopo il tentativo di rianimarlo, gli addetti al pronto intervento hanno solo potuto constatare la morte, dovuta molto probabilmente al freddo o a un malore. Un’altra vittima della povertà, e dell’indifferenza. 
Meno di un mese fa infatti, ad Asti, un altro senzatetto che aveva cercato rifugio nel sottoscala di un supermercato è morto tra le fiamme nel tentativo di scaldarsi e il corpo ritrovato solo alcuni giorni dopo.
Anche l’arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia è intervenuto su quanto accaduto a Vanchiglia, definendo il fatto «gravissimo e  inaccettabile». Una sconfitta per la Chiesa e per l’intera città il cui profilo non si avvicina, secondo il monsignore a quella che vorrebbe presentare al papa e ai pellegrini in visita nel capoluogo piemontese a giugno.
«Mi dispiace dirlo di una città che sulla carità, sull’accoglienza, fa tantissimo. Non colpevolizzo nessuno – ha proseguito monsignor Nosiglia, a margine di una conferenza stampa sulla Ostensione della Sindone – so bene la difficoltà ad aiutare queste persone, a volte a convincerle ad accettare un rifugio caldo e sicuro, ma di questa giustificazione non facciamone un alibi» ha concluso l’arcivescovo.