Lunedì 8 giugno, insegnanti, genitori e personale scolastico saranno in piazza Castello, a Torino, per chiedere di tornare a scuola. Un flash mob dalle 11 alle 12: ci sarà una rappresentazione scenografica per illustrare i motivi dello sciopero. Una griglia di corda garantirà il distanziamento.
“La chiusura prolungata delle scuole – spiegano Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals e Fgu Gilda – è una ferita per tutti: per i più piccoli prima di tutto, per le bambine e i bambini, per gli adolescenti, per le famiglie per gli insegnanti per tutti i lavoratori della scuola, per l’intera comunità. In questi mesi insegnanti, studenti, personale scolastico si sono prodigati con dedizione e passione, giorno per giorno, per tenere viva la relazione tra scuola e alunni ma la didattica a distanza esclude chi non ha i mezzi, le facoltà o il supporto in casa per seguire a distanza. Unica certezza è che la Didattica a distanza aumenta le povertà culturali e le disuguaglianze sociali e il distanziamento diventa esclusione sociale. Questo è il motivo per cui la scuola deve riaprire quanto prima nelle condizioni che consentano di rispettare appieno tutte le disposizioni per la tutela della salute e sicurezza, con il personale adeguatamente formato, stabile e trattato con equità. La difficoltà del momento rende la condizione insostenibile e richiede percorsi e procedure semplificati a favore di condizioni di vita e futuro dignitosi per studenti, insegnanti e personale Ata, siano stabili o precari”.
Sono previste manifestazioni anche nelle altre province del Piemonte. Tutte le piazze saranno virtualmente collegate.