Quando gli spalti prendono il sopravvento sul campo, attirando su di sé tutta l’attenzione di una partita, bisognerebbe farsi delle domande. Ma quanto successo a Salerno durante il derby di Lega Pro tra Salernitana e Nocerina è decisamente peggio, con minacce da parte degli ultrà ai giocatori della propria squadra e partita che si trasforma una farsa, durando poco più di 20 minuti.
Altro che ultras del Genoa, che due stagioni fa hanno chiesto le maglie ai propri giocatori accusati di non essere degni di indossarle: qui si va oltre, con i tifosi della Nocerina che diffidano i propri giocatori dallo scendere in campo. I fatti partono da lontano, da una accesissima rivalità tra le due squadre: così, per motivi di ordine pubblico, ai tifosi della squadra ospite viene impedito di entrare allo stadio. E da qui succede il putiferio.
La vicenda
In mattinata un centinaio di ultras della Nocerina avevano raggiunto l’albergo della squadra a Mercato San Severino. Più tardi un aereo privato con lo striscione «Rispetto per Nocera e per gli ultras» ha sorvolato lo stadio Arechi. L’orario del calcio di inizio di Nocerina-Salernitana era stato fissato alle 12.30 per disporre della luce del giorno nella gestione dell’ordine pubblico, e 150 agenti delle forze dell’ordine in assetto anti sommossa erano stati mobilitati per tenere sotto controllo la situazione.
Secondo il Questore Antonio De Iesu, non esistevano motivi per l’annullamento della gara, ipotesi che circolava insistentemente prima del fischio d’inizio. Ma nonostante le tensioni, la partita è iniziata, sebbene con 38 minuti di ritardo. Ma è bastato poco perché andasse in scena la pantomima: tre sostituzioni nel giro di pochi minuti, e poi una lunga serie di infortuni, ben 5 e tutti con necessità dell’entrata in campo della barella, hanno costretto l’arbitro Sacchi di Macerata a interrompere l’incontro al 21’ per la mancanza del numero legale per proseguire. «Infortuni veri – ha detto a fine partita il ds della Nocerina Luigi Pavarese – la squadra è scesa in campo senza effettuare il riscaldamento». Un gesto ironico rivolto agli avversari dal portiere della Nocerina, Iannarilli (espulso a partita già annullata), ha poi scatenato il putiferio, con lancio di oggetti dagli spalti e un fuggi fuggi generale dei calciatori presi di mira dai supporter avversari.
Le reazioni
Silenzio stampa totale per la squadra, mentre il ds Pavarese ha annunciato che l’intera dirigenza della Nocerina è dimissionaria in maniera irrevocabile. Parla di «vergogna assoluta» e auspica una risposta adeguata dalla giustizia sportiva il direttore generale di Lega Pro Francesco Ghirelli, che invita anche dirigenti e calciatori ad «assumersi le proprie responsabilità». Dissenso verso le scelte in materia di ordine pubblico, invece, dal sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato, che ricorda come in altri casi siano state adottate misure diverse senza «delegittimare una intera tifoseria e, forse, una intera comunità», offesa che sarebbe stata la causa scatenante di questa vergona del calcio. ‘«Rispetto il questore – ha aggiunto il sindaco – ma con le necessarie cautele e misure di ordine pubblico Salernitana-Nocerina poteva essere una festa di popolo».
Quello che rimane, in questa giornata di ordinaria follia, è l’immagine di un calcio sporco, in balìa di persone che non possono dichiararsi tifosi, che arrivano a minacciare i calciatori mettendo a rischio l’incolumità loro e delle loro famiglie per una questione di principio.
Intanto 20 ultrà della Nocerina sono stati identificati e potrebbero essere sottoposti a Daspo.
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