Si stanno aggrappando con i denti e con le unghie per tenere in vita la giunta regionale del Piemonte.
Dopo la “mazzata” del Tar che ha annullato le elezioni del 2010 e il Consiglio di Stato che ha confermato la sentenza del tribunale, la legislatura firmata Cota le sta tentando tutte.
Intanto il Movimento Cinque Stelle è ricorso nuovamente al Tar, i cui giudici devono ancora esprimersi, con un giudizio di ottemperanza sull’annullamento del voto chiedendo nuove elezioni o la nomina di un commissario ad acta che conduca il Piemonte alle urne.
A sostegno della campagna grillina si è schierata Mercedes Bresso.
Ma la giunta ha ancora qualche carta da giocare per non perdere la partita e temporeggiare.
E così oggi, quando avrebbero dovuto votare la decadenza di Michele Giovani, condannato a un anno e otto mesi per firme false della lista “Pensionati per Cota”, non si è presentato quasi nessuno o quasi. Alla riunione infatti c’era soltanto Rosa Anna Costa, segretaria della commissione, e Maurizio Lupi. Gli altri 17 componenti della maggioranza che fanno parte della giunta per le elezioni non si sono fatti vivi. Neanche il pentastellato Davide Bono.
La seduta così non è nemmeno cominciata per mancanza del numero legale.
Ora la minoranza ha chiesto che venga indetta una seduta a oltranza della giunta per le elezioni.
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