“La Regione Emilia-Romagna ha dato il via libera a uno studio sul legame tra il Covid-19 e il livello di smog nell’aria. Un nesso ormai rilevato da gran parte della comunità scientifica internazionale, basti citare la comunicazione del «Max-Planck Institut» secondo cui è stata riscontrata una relazione per la mortalità tra la lunga esposizione a inquinanti (biossido di azoto, Pm2,5) e Sars-Cov-2. Chiediamo alla Regione Piemonte di agire nella medesima direzione” – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi.
“L’elemento naturale della barriera alpina viene spesso richiamato per giustificare lo stato di grave inquinamento dell’aria della Pianura Padana, ma sappiamo benissimo che l’effetto catino è amplificato dal carico antropico” – prosegue Grimaldi. – “Torino è fra le diciassette città italiane con i valori più alti di polveri sottili (PM10), con 31 microgrammi per metro cubo su un valore suggerito di 15, fra le undici che superano di oltre 4 volte i valori OMS per il PM2.5. Basterebbe questo per sentire l’urgenza di un’azione radicale per abbattere le fonti di inquinamento. Ma vogliamo che la Regione conduca insieme ad Arpa una ricerca sulle interazioni fra qualità dell’aria e infezione da Covid-19 nel territorio piemontese”.