17.3 C
Torino
domenica, 15 Settembre 2024

Pantani, ucciso cinque volte

Più letti

Nuova Società - sponsor
Redazione
Redazione
Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

L’ultima puntata del “caso” Pantani, scritta e pubblicata proprio oggi, ci costringe a entrare addirittura nel regno del macabro. I medici chiamati in causa per sostenere l’autopsia sul cadavere del povero ragazzo, scomparso dieci anni fa all’età di trentaquattro anni, hanno dovuto accertare con legittimo sgomento che il cuore era scomparso dai miseri resti del corpo.
Un mistero che va ad aggiungersi a quelli precedenti e che permette ormai di intravedere una verità scomoda per molte persone: Pantani non sarebbe morto per overdose di cocaina in quell’albergo-tomba di Rimini ma sarebbe stato assassinato con l’immissione in vena di una quantità di droga insostenibile anche per il più tossico tra tutti i tossici. Il condizionale è ancora d’obbligo, ma molto presto anche attraverso i risultati della riapertura delle indagini volute e ottenute dalla famiglia del campione sarà possibile stabilire quella verità che, fino a oggi, è stata sempre nascosta.
Che poi si arrivi anche a smascherare i veri colpevoli (non solo i manovali, ma soprattutto i mandanti) è cosa da augurarsi per non correre il rischio di dover archiviare il “caso Pantani” insieme con i già tanti e troppi misteri italiani irrisolti. In ogni caso restano lo sconcerto e il dolore umano per una barbara vicenda che sembra voler finire mai e che costringe a prendere atto di come il Pirata sia stato assassinato cinque volte.
La prima dalla mafia, come ha confessato Vallanzasca, per tagliarlo fuori sportivamente e per motivi di scommesse facendolo risultare dopato. La seconda dai suoi stessi colleghi e dai media che lo esiliarono come un cane rognoso. La terza dalla sua fidanzata rumena alla quale lui aveva consegnato la sua vita che lo rinnegò anche come uomo. La quarta per mano di ignoti, evidentemente pagati da chi non poteva permettere a Pantani di parlare e di svuotare il sacco, nell’hotel della morte. La quinta, oggi, scoprendo l’assenza di un cuore che, probabilmente, avrebbe potuto attraverso le analisi rivelare molte cose.

- Advertisement -Nuova Società - sponsor

Articoli correlati

Nuova Società - sponsor

Primo Piano