Anche l’Italia è come la New York di cui ha parlato Bill De Blasio, il nuovo sindaco della metropoli americana, che ha raccontato «la storia delle due città che vivono nella Grande Mela: quella ricca e prosperosa e quella povera che affonda».
E così ha chiarito il suo pensiero: «Ci sono alcuni che pensano che adesso quando ci metteremo a governare le cose continueranno come sono sempre state qui. Allora consentitemi di essere chiaro: faremo sul serio».
Passando a elencare, sia pure succintamente, il programma che vuole realizzare subito con una semplice ed efficace proposta: i ricchi dovranno pagare un po’ più di tasse per dare a chi non può quei servizi indispensabili per un vivere civile.
Nella patria del capitalismo maturo dove è sempre stata esaltata l’iniziativa di chi riesce ad affermarsi De Blasio ha ricordato un suo predecessore Fiorello La Guardia che sosteneva di «non intendere il successo personale ma semplicemente voler favorire più storie di successo».
Il chiodo fisso del neo sindaco di NY è una seria lotta alle disuguaglianze con una più equa distribuzione della ricchezza che oggi a New York come in Italia è posseduta da meno del 10% della popolazione mentre il 40% vive nelle ristrettezze con punte di disperata povertà o miseria.
Sacrosante parole che vorremmo sentire qualche volta anche qui da noi soprattutto da chi ci governa.
Coraggio Letta, anche il Papa la pensa così.
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