di Moreno D’Angelo
Non sono molto simpatiche le critiche emerse verso il nuovo Gran Maestro Stefano Bisi del Grande Oriente d’Italia. Apparso come ospite nel programma di Lilli Gruber su La 7 è risultato molto pacato e diplomatico nel suo evitare ogni polemica ma poco incisivo ed esplicativo.
Riportiamo affermato e pubblicato da persone molto vicine agli ambienti massonici: «Stefano Bisi s’è dimostrato particolarmente modesto e senz’altro non all’altezza della situazione. Se questo è il Gran Maestro c’è veramente poco da temere. Il Bisi infatti non ha avuto la prontezza di spirito di puntualizzare e smentire taluni fatti che la vulgata attribuisce alla Massoneria. Innanzitutto la segretezza. A tale proposito viene ricordato come le sedi della Massoneria si trovano sugli elenchi delle pagine gialle. I nominativi degli aderenti sono regolarmente consegnati alla Questura e sono presenti su Internet. Quindi è una segretezza tanto per dire. Per entrare in Massoneria basta riempire un modulo e sostenere tre o quattro colloqui, detti “tegolature”, che devono accertare il reale interesse del neofita».
Sollecitato dalle domande Bisi ha subito affermato, con toni sempre pacati, che una nuova P2 è di fatto irripetibile per i controlli all’interno della Loggia e si è detto un po’ tediato dal mantra piduita ogni volta che si parla di massoneria.
Sulle importanti nomine governative in corso per le principali aziende pubbliche (Enel, Eni , Finmeccanica) ha escluso influenze massoniche ma ha dichiarato che in ogni caso non vedrebbe niente di male se un massone venisse nominato. Dichiarando che non gli risultano fratelli massoni nel governo Renzi e che i poteri forti non sono nel Grande Oriente d’Italia.
E’ comunque un dato che fa riflettere il fatto che in un momento di disaffezione verso partiti e istituzioni gli iscritti al Grande Oriente siano passati raddoppiati superando quota 22 mila affiliati. E’ che la loggia sia ben radicata negli incarichi pubblici, politici e istituzionali a livello nazionale e locale con una influenza sicuramente di rilievo.
Le critiche sono state molto dure anche sul modo con cui il Gran maestro ha argomentato sulla delicata questione donne e massoneria oggetto di polemica.
Sull’intervento del Gran Maestro i soliti ambienti ben informati hanno dichiarato: «Se Bisi fosse stato meno modesto avrebbe potuto dire che il Goi riconosce l’Ordine delle Stelle d’Oriente che accoglie donne e uomini. E se non fosse stato timoroso avrebbe potuto aggiungere che la Gran Loggia d’Italia, obbedienza concorrente alla sua, pur sempre facente pare della Massoneria di rito Scozzese, dagli anni cinquanta ha aperto le porte delle officine (altro modo con cui si chiamano le logge) alle donne. Si sono pure presi lo sfizio di criticare la Gruber di scarsa informazione sull argomento che avrebbe potuto rendere maggiormente rendere efficaci le sue domande: «Anche a Roma diversi circoli esclusivi non ammettono le donne. Come ad esempio il circolo Aniene e questo la Gruber dovrebbe saperlo e magari scandalizzarsi».
Replicando a chi pensa che la massoneria abbia esaurito da tempo l’indiscusso ruolo storico avuto nei secoli passati nelle rivoluzioni liberali di mezzo mondo e nell’unità d’Italia (inno nazionale compreso) , Bisi ha citato in modo quasi didascalico, i valori di rispetto della persona, di dialogo tra gli affiliati “senza sovrapporre le voci” e di difesa della scuola pubblica. Come se si trattasse di un valore e non solo una buona norma di rispetto e educazione. «Per saperne di più guardate il nostro sito» ha concluso come, nelle ordinarie pubblicità, il Gran Maestro.
Delusione nei commenti al programma. Si sarebbe pretesa una maggiore verve in quello che alcuni hanno definito una sorta di sdoganamento.
Vediamone alcuni: «Non ci sono più i massoni di una volta..».
«Ma il potere della massoneria è quello di farci emozionare?».
«Stiamo a parlare di massoni come se fossero il club delle giovani marmotte».
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