Lunedì mattina il mondo della scuola torna in piazza. Alle ore 11 infatti è organizzato un flashmob in piazza Castello davanti alla Regione Piemonte e in contemporanea ad altrettante manifestazioni nel resto d’Italia. Un griglia di corda garantirà la distanza tra i prtecipanti, che saranno docenti, personale scolastico ma anche genitori e famiglie che chiedono risposte sicure su cosa accadrà a settembre.
“Si devono rispettare gli impegni presi, per dare centralita’ alla scuola e al futuro – spiegano Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals e Fgu Gilda – la chiusura prolungata delle scuole è una ferita per tutti: per i più piccoli prima di tutto, per le bambine e i bambini, per gli adolescenti, per le famiglie per gli insegnanti per tutti i lavoratori della scuola, per l’intera comunita’”.
“In questi mesi – aggiungono – insegnanti, studenti, personale scolastico si sono prodigati con dedizione e passione, giorno per giorno, per tenere viva la relazione tra scuola e alunni ma la didattica a distanza esclude chi non ha i mezzi, le facoltà o il supporto in casa per seguire a distanza. Unica certezza è che la Didattica a distanza aumenta le povertà culturali e le disuguaglianze sociali e il distanziamento diventa esclusione sociale. Questo e’ il motivo per cui la scuola deve riaprire quanto prima nelle condizioni che consentano di rispettare appieno tutte le disposizioni per la tutela della salute e sicurezza”.