La procura di Bergamo ha chiesto il rinvio a giudizio per 34 persone dopo diciotto anni dai fatti contestati. All’epoca gli imputati erano militanti della Lega Nord e sono accusati di aver “promosso, costituito, organizzato o diretto un’associazione di carattere militare”. L’inchiesta riguarda la Guardia Nazionale Padana o, come semplicemente vengono chiamate, le camice verdi.
Un fascicolo aperto dal procuratore di Verona Guido Papalia nel 1996 è, dallo scorso settembre, finito sulla scrivania dei pubblici ministeri di Bergamo perché, il 2 giugno del ’96, durante uno dei raduni a Pontida, nasce il comitato provvisorio per la liberazione della Padania. Allora il presidente del comitato era Marco Formentini, sindaco di Milano, europarlamentare leghista. Il suo nome non è più nell’inchiesta, come non ci sono più quelli di Umberto Bossi e Roberto Maroni, i quali non vengono rinviati a giudizio solo perché il Parlamento ha deciso “l’insindacabilità delle condotte degli imputati parlamentari”.
Ora il tribunale dovrà decidere se accogliere la richiesta di rinvio e andare avanti contro i restanti imputati.