0.4 C
Torino
martedì, 3 Dicembre 2024

Incendiarono campo rom, sette rinviati a giudizio dalla Procura di Torino

Più letti

Nuova Società - sponsor
Redazione
Redazione
Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Sono state rinviate a giudizio dalla Procura di Torino le sette persone responsabili del raid incendiario nel campo rom della Continassa, nell’estrema periferia nord – ovest di Torino, il 10 dicembre 2011. L’episodio di violenza si era scatenato qualche giorno dopo che si era sparsa la notizia che una ragazzina di 16 anni fosse stata organizzata dai nomadi. Quella che era partita come una fiaccolata per esprimere solidarietà alla giovane era degenerata, appunto, in un incendio. La presunta vittima aveva denunciato di essere stata violentata da due rom, mentre tornava a casa nel quartiere delle Vallette. Una versione già smentita nella stessa sera, quando, interrogata dai carabinieri del Comando Provinciale di Torino, aveva ammesso di essersi inventata tutto e confessato di aver avuto un rapporto sessuale con un ragazzo.
Una bugia che, però, aveva portato al tentativo di linciaggio. Quasi due anni e mezzo fa, infatti, circa cinquanta persone si erano staccate dalla fiaccolata e, con cappucci e armi alla mano, erano andati nel campo rom. Lì avevano incendiato baracche e roulotte abusive con l’aiuto di bombe carta. Poi, dopo aver fatto allontanare i nomadi che occupavano il sito, avevano appiccato il fuoco distruggendo auto, camper e strutture.
Ora tre di loro dovranno rispondere di istigazione all’odio razziale per aver incitato i dimostranti con frasi del tipo «Bruciamoli tutti».

 ©RIPRODUZIONE RISERVATA

- Advertisement -Nuova Società - sponsor

Articoli correlati

Nuova Società - sponsor

Primo Piano