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venerdì, 6 Dicembre 2024

Il governo fa cassa con le briciole: vendute le prime auto blu

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Vendute le prime sei auto blu messe in vendita su e-bay dal governo Renzi. Portano nelle casse dello stato 57 mila euro, certamente una somma superiore rispetto a quella del mercato dell’usato. Queste sei vetture fanno parte del primo pacchetto di 25 che il presidente del consiglio ha voluto fossero messe all’asta. E, facendo qualche rapido calcolo, si può ipotizzare che se tutte le 151 auto che saranno messe in vendita porteranno a offerte della stessa entità, l’erario guadagnerà ben 150 mila euro.
Una somma consistente ma certo irrisoria di fronte a un debito pubblico che a marzo registrava un aumento di 20, 5 miliardi, portandosi a quota 2.089,5 miliardi. E c’è dunque chi già da tempo minimizza la scelta di mettere in vendita le odiate auto blu, classificando l’operazione del governo a mossa mediatica e populistica. Dopotutto, in questi anni di sprechi e scandali politici, queste vetture erano diventate il simbolo del potere e del privilegio.
Le prime due vetture ad essere vendute sono state le due Alfa 166 del 2007 pagate rispettivamente 8.150 e 7.100 euro. Poi è stata la volta delle tedesche, due Bmw 525d del 2009, vendute rispettivamente a 14.050 e 12.050 euro con un chilometraggio superiore ai 150.000km. Infine le due Lancia Thesis 2.4 Jtd del 2008 e del 2009, con poco meno di 200 mila chilometri percorsi, rispettivamente a 8.000 e 7.550 euro.
Insomma tutte auto con chilometraggi importanti, alcune delle quali sfiorano o superano addirittura i 100 mila km percorsi, avvicinandosi alla pericolosa soglia dei 200 mila. Ma per i voyeur della politica sembra che questo non abbia costituito problema, anzi, quasi un motivo per alzare la posta. E per chi non fosse ancora riuscito ad aggiudicarsene una, vi sono ancora speranze: c’è tempo infatti fino al 16 aprile per conquistare una di queste auto. Con buona pace di crisi e buon senso.

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