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martedì, 3 Dicembre 2024

Gli studenti prendono il potere in Cile

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La quasi vittoria (46%) al primo turno della candidata della Nueva Mayoría Michelle Bachelet segna la profonda insoddisfazione del popolo cileno per il governo di destra di Sebastina Pinera. Ma quello che colpisce in questa elezione è il successo ottenuto della federazione degli studenti dell’università del Cile che eleggono tre deputati al congresso cileno tra cui Camila Vallejo, storica leader degli studenti cileni.
Camila Vallejo, 23 anni, membro del partito comunista cileno, occhi verdi e un eloquio chiaro e diretto, in questi anni è diventata un simbolo per il popolo cileno, una delle donne più ammirate per la sua capacità di aver costruito una opposizione chiara e contundente alla destra di governo, a partire da temi come la scuola, l’accesso all’istruzione e all’educazione. Questa ragazza giovane, bella e colta, nei mesi della grande protesta degli studenti cileni è diventata di fatto la principale rivale politica del presidente del Governo, Sebastian Pinera.
Secondo un recente sondaggio Camila batterebbe il presidente del Cile con il 68% dei consensi. Pinera indietro di 40 punti paga la decisione di rispondere alle richieste degli studenti che chiedevano una educazione pubblica e gratuita, con una repressione frontale e brutale dei cortei e delle manifestazioni che si sono svolti in Cile in questi ultimi 2 anni.
Per comprendere meglio l’importanza della posta in gioco va detto che il Cile è uno dei pochi Paesi dell’America latina dove l’università si paga sia che sia pubblica o privata.
Camila e gli studenti che in massa scesero in piazza nel 2011 e occuparono scuole e università paralizzando il Paese per intere settimane, misero a nudo lo scandalo di un modello educativo basato sulle regole del lucro e del mercato.
Fu proprio con la dittatura del generale Pinochet e con l’approvazione della Ley General de Universidad nel 1981 che si delineò la privatizzazione dell’insegnamento medio e superiore in Cile, un Paese come ci racconta l’Ocse, con la peggiore redistribuzione dei redditi fra i suoi 34 membri.
Un modello educativo che «obbliga gli studenti a indebitarsi per poter pagare la retta annuale – come racconta lo studente di ingegneria Fernando Peralta – rivolgendosi spesso alle banche per ottenere un credito che poi dovrà essere restituito con interessi intorno al 6%».
Camilla Vallejo che il 6 ottobre di quest’anno è diventa mamma, ha dichiarato di voler sostenere la Nuova Mayoría di Michelle Bachelet, convinta di poter spostare più a sinistra la coalizione che va dai democristiani ai socialisti proprio a partire dalla necessità di una riforma del modello educativo e del welfare.
In un articolo apparso su Wall Street Journal, Mary Anastasia O’Grady lamenta «la grande vittoria mediatica dei giovani comunisti cileni guidati da una figlia di genitori che appoggiavano il governo di Allende definita come “bebè dal pannolino rosso”».
«Quando il Cile prende coscienza gli fa sempre troppo male – ha twittato Camila dal suo account – si vede che stiamo avanzando e nella direzione giusta».
Manfredo Pavoni

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