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martedì, 3 Dicembre 2024

Fca molla l’editoria. La Stampa passa al Gruppo Espresso

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

di Moreno D’Angelo

I rumors hanno avuto conferma.  Fiat molla l’editoria. Per ora è un memorandum d’intesa che stabilisce la fusione tra Itedi, la società nell’editoria di Fiat Chrysler Automobiles, e il Gruppo Editoriale l’Espresso, per dar vita al primo gruppo editoriale italiano. Rca si concentrerà completamente nelle attività automobilistiche e le quote possedute in Rcs verranno distribuite ai propri soci.

Una nota dell’Espresso sull’unione con Itedi assicura che le testate manterranno piena indipendenza editoriale. Ma è evidente che ci saranno sviluppi e grandi cambiamenti nelle redazioni. L’espresso spiega che l’operazione «presenta un significativo valore industriale poiché punta a integrare due gruppi con attività complementari e mira a realizzare crescenti economie di scala – e aggiunge-. grazie ad un’offerta completa di contenuti multimediali e di servizi di informazione su carta e digitale, il nuovo gruppo avrà la forza patrimoniale e le dimensioni adeguate per rispondere alle sfide del settore, promuovendo progetti innovativi e originali sviluppati per una molteplicità di piattaforme distributive».

Sul piano finanziario nel dettaglio la finanziaria Cir resterà azionista di controllo anche se la sua quota scenderà dall’attuale 53% del nuovo gruppo Espresso al 43%, mentre alla galassia Agnelli finirà  il 16% della nuovo soggetto che nascerà dalla fusione tra l’Espresso e Itedi.  Il calo della partecipazione avverrà sulla base di un concambio che sarà  stabilito  negli accordi definitivi. Nel gioco delle partecipazioni a seguito di questa operazione il 16% detenuto da  Fca nel nuovo soggetto finanziario   verrà girato  per una parte, pari al 5%, alla controllante Exor.  Sarà quindi stabilito un nuovo accordo definitivo  tra Cir ed Exor  che avrà per oggetto il 48% del capitale della nuova società editoriale.

«L’accordo che abbiamo raggiunto con il Gruppo l’Espresso “porterà alla creazione di una nuova realtà nella quale fonderemo tutte le nostre attività editoriali» è il commento di John Elkann,i presidente di Exor,annunciando la formazione del nuovo gruppo editorialem,  in una lettera ai dipendenti della Itedi, la società che controlla  Stampa e Secolo XIX, e  precisa  rassicurante: «La società sarà leader nel settore dell’informazione in Italia, in grado di offrire la più  ampia e completa gamma di contenuti e di servizi giornalistici, in forma cartacea e digitale. E conclude: «

Il nuovo Gruppo editoriale  rappresenta insieme un avvincente progetto imprenditoriale nel mondo dei media e un atto di fiducia nei confronti dei giornali. La sua e la nostra missione non sarà  adattarsi alle novità, ma al contrario guidare e se possibile anticipare i cambiamenti che continueranno a emergere a ritmo incessante nel nostro settore: una certezza, questa, che rende così unico, interessante e vivo il mondo dell’informazione ».

Per il presidente del gruppo editoriale l’Espresso Carlo De Benedetti  «l’accordo segna una svolta importante per il Gruppo Espresso che avvia oggi un nuovo percorso di sviluppo, garanzia di un solido futuro in un mercato difficile. La missione di questa casa e’ sempre stata l’editoria, al servizio di una crescita civile del Paese. Con questa operazione l’impegno viene riconfermato e accresciuto».

Una vera rivoluzione che smuoverà profondamente le fondamenta del panorama di un settore delicatissimo come quello dell’editoria a cominciare da quanto succederà nelle attuali redazioni.

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