Ha annunciato nei giorni scorsi la sua discesa in campo come candidato sindaco della coalizione Sinistra in Comune, ora lo storico Angelo D’Orsi entra in partita e commenta quanto sta accadendo tra gli avversari con la querelle tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico sulle alleanze.
“La disputa nel campo del cosiddetto centrosinistra è patetica, quella in seno al M5s è penosa. Insomma, se Sparta piange, Atene non ride. Nessun argomento, solo baruffe” afferma.
“Quello che colpisce, al di là della disgregazione interna ai due schieramenti – prosegue -, è la sensazione di eterna attesa di un ordine dall’alto, dietro la falsa democrazia delle ‘Primarie’ da un lato, e delle piattaforme on line (quali saranno, ora, dopo la rottura con Rousseau/Casaleggio?). Si attendono insomma gli ordini di scuderia, generalmente da Roma, per decidere i destini di Torino. E intanto volano stracci in famiglia, da una parte e dall’altra”.
“Sono costoro l’alternativa al piccolo Berlusconi torinese?”,si chiede l’esponente della sinistra facendo riferimento all’imprenditore e candidato sindaco Paolo Damilano.
“Non possiamo immaginare affidato ad altre mani il destino della città, per il prossimo quinquennio? La Coalizione di Sinistra, con Angelo d’Orsi candidato sindaco, rappresentano quelle ‘altre mani” conclude D’Orsi.