Sono molti i gruppi ultras che affermano che con la manifestazione del 6 giugno, indetta dopo un tam tam sui social, al Circo Massimo, non c’entrano nulla.
Le sigle che hanno organizzato la manifestazione sono “I ragazzi d’Italia” e “Dalle curve alle piazze”, “Brigata Leonessa” (ultras Brescia), a cui avrebbero aderito “Lealtà Azione”, “Fortezza Europa”, “Fronte Veneto Skinheads”, “Avanguardia e Rivolta Nazionale”
Ma dopo il no della curva dell’Atalanta anche i napoletani rispediscono al mittente l’invito, che pare, fino ad ora raccolto solo da una parte della curva laziale.
Mentre quelli del Pordenone aggiungono: “In accordo con il movimento nazionale del tifo organizzato “Basta Abusi”, intendiamo comunicare la nostra non adesione alla manifestazione del 6 giugno pubblicizzata come “i ragazzi d’Italia” e strumentalmente attribuita agli Ultras d’Italia: vogliamo rivendicare la storica apoliticità, fatta di impegno concreto e sociale nel territorio, che distingue il movimento ultras pordenonese da anni”.“
“Chi si presenta non ci rappresenta. Liberi di tifare”. Recita così uno striscione appeso dai tifosi del Napoli, a firma “Curva B” con il quale i supporters azzurri hanno preso posizione contro la manifestazione del 6 giugno a Roma.
Dicono gli organizzatori:
“Con la scusa della pandemia ci hanno arrestato e chiuso in casa per settimane – si legge sulla pagina Dalle Curve alle piazze -. Ci hanno rincoglionito con media, TV e Barbara D’Urso. Ci dicevano “Andrà tutto bene” non è andato bene nulla. Ci hanno tolto la libertà, ci hanno affamato, ci hanno messo in ginocchio! Solo menzogne e prese per i fondelli. Zero euro a famiglie e lavoratori. Nessuno ha visto la cassa integrazione. Spariti i buoni pasto e gli aiuti ai più poveri. Abbandonate le categorie, le imprese, i disoccupati, i precari, le mamme e le periferie. Ci hanno messo prima le catene ed ora pure la museruola (la mascherina). Mentre gli italiani non arrivano a fine mese, non mangiano, non hanno futuro loro si dividono il bottino. (Miliardi di euro a Benetton, Fiat e Alitalia). E’ giunto il momento di ribellarsi. Innalza il tricolore, grida Italia libera, lotta per la giustizia sociale! I Ragazzi d’Italia. Stiamo arrivando”.
