Nel processo per ricostruire le responsabilità che hanno causato la morte di 3 operai per il crollo della gru di via Genova, la Città di Torino ha deciso di ritirare la propria costituzione di parte civile, a fronte di un risarcimento da parte degli imputati.
Una decisione non condivisa dai sindacati: “Apprendiamo con stupore e meraviglia che il Comune di Torino abbia definito un accordo, di cui non sono chiari i contorni, che riguarda non solo gli imprenditori imputati di aver cagionato la morte di tre lavoratori, ma anche il tecnico incaricato proprio dalla Città di assicurare la sicurezza nel cantiere.
Non si conoscono i criteri secondo i quali il Sindaco ed i suoi funzionari abbiamo ritenuto congrua l’offerta ricevuta ed hanno così deciso di uscire dal processo, proprio nel momento in cui entra nel vivo. Un procedimento che porterà a stabilire chi – e con quale grado di colpa – è responsabile dell’ennesimo dramma consumatosi nel mondo dell’edilizia e per il quale hanno perso la vita tre giovani.
Il Sindacato da parte sua, attraverso la costituzione di parte civile e la partecipazione al processo, conferma e prosegue nel suo impegno affinché si faccia luce su questo fatto gravissimo e si perseguano coloro che intendono fare impresa in spregio delle norme a tutela della sicurezza sul lavoro” dichiara Massimo Cogliandro, Segretario Generale della Fillea Cgil di Torino e Piemonte.