La consigliera Maura Paoli ha praticamente un piede fuori dal Movimento Cinque Stelle e dal gruppo consiliare di Torino. La dissidente sta per diventare “ex”. Per lei, grillina fuori, ma antagonista nell’anima, la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il “Salva Salvini” sul caso Diciotti.
Non è la parte della barricata che conosceva e queste sue perplessità le avrebbe esposte alla capogruppo in Sala Rossa, durante un faccia a faccia, in cui Valentina Sganga avrebbe tentato di ricucire lo strappo, spiegando che in realtà i dubbi della Paoli erano quelli dei Cinque Stelle di Torino. Ed è vero: visto che, varie volte in questi mesi, hanno criticato quanto stavano decidendo i vertici pentastellati. Sganga ci ha messo spesso la faccia ed è cosa nota. Partendo proprio dalle alleanze di governo, certamente poco di sinistra, come invece vengono catalogati dall’esterno i grillini subalpini.
Come si dice in questi casi, manca solo l’ufficialità. E fino a quando non c’è quella la maggioranza spera ancora di non perdere pezzi.
Ma sia chiaro: Maura Paoli andando via dalla maggioranza non potrebbe finire in un gruppo che appoggia esternamente l’amministrazione Appendino, come invece è stato erroneamente sostenuto nei giorni scorsi.
Paoli infatti avrebbe solo due strade: lasciare il Consiglio comunale dando le dimissioni, chiudendo così la sua parentesi a Palazzo Civico, ma dimostrando di essere coerente, visto che lei è stata eletta nelle liste Cinque Stelle, con 800 voti, che ora vuole abbandonare. Oppure finire (e questa sarebbe la via scelta dalla consigliera) nel gruppo misto, insieme alla prima ex M5s della Sala Rossa, Deborah Montalbano. Quindi all’opposizione.
Per il momento Maura Paoli sarebbe l’unica ad aver sollevato la questione con la capogruppo Sganga. Ma molti indizi fanno pensare che Daniela Albano sia la prossima, visto il suo malumore.
Gli altri cosiddetti dissidenti, Damiano Carretto, Marina Pollicino e Viviana Ferrero invece resterebbero a loro posto. Soprattutto la Ferrero, visto che adesso porta alle spalline i gradi di vice presidente del Consiglio Comunale. Critici, come d’altronde molti pentastellati, con le “scelte romane”, ma non disposti a far cadere la maggioranza.
Quindi le uscite di Paoli ed eventualmente di Albano, che in realtà da un paio di sedute disertano già la Sala Rossa, sarebbero dolorose politicamente, ma indolore per Chiara Appendino.
Il post di Maura Paoli in cui esprime il suo pensiero